citizenM, a Roma il primo flagship hotel “affordable luxury”. Un nuovo concept “accattivante, moderno e tecnologico”

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CitizenM Roma Isola Tiberina è il primo flagship hotel in Italia del gruppo olandese nato nel 2008. Un hotel “affordable luxury” che si sviluppa su cinque piani, un terrazzo e 162 stanze più spaziose dello standard. Grazie a CitizenM il lusso è ora accessibile e il settore dell’hotellerie si arricchisce di un concept che rende le strutture “accattivanti, moderne e tecnologiche”, spiega in un’intervista a LMF Maria Pia Intini, Development and Investment Director Europe di citizenM. Una carriera internazionale alle spalle, che inizia a Londra con una società di architettura, dopo la laurea in Economia del turismo in Italia. Poi negli Stati Uniti, a Ithaca, per un master in finanza immobiliare alberghiera alla Cornell University. Di nuovo a Londra nei team europei di società di consulenza immobiliare e infine il passaggio in Olanda. Un profilo internazionale di peso quello di Maria Pia, a cui si aggiunge un’esperienza di 15 anni nell’immobiliare e una grande passione per il settore dell’hospitality. Ora citizenM, noto come brand alberghiero che ha cambiato l’hotellerie tradizionale, punta sull’Italia. Ma quali sono i piani di crescita del gruppo olandese e la situazione degli investimenti nel settore alberghiero?

Maria Pia Intini, Development and Investment Director Europe di citizenM

L’intervista

Qual è la filosofia degli hotel citizenM?
“CitizenM è stato lanciato nel 2008 con l’idea di offrire un prodotto “affordable luxury”. Rattan Chadha, il fondatore del marchio di moda Mexx, e degli uffici flessibili Spaces è stato ispirato dai suoi dipendenti a creare un hotel per i viaggiatori moderni di oggi, offrendo loro l’essenziale ed evitando servizi superflui. Nei nostri hotel gli ospiti trovano prodotti, arredamenti e servizi di qualità dove la tecnologia ha ottimizzato tutta una serie di processi, come il processo di check-in e check-out, o il controllo della stanza. Grazie all’uso efficiente dello spazio, iI nostri hotel sono accessibili ma lussuosi, offrono un ambiente piacevole fatto di tante living-room dove socializzare e lavorare e personale “multi-tasking” che garantisce costi efficienti grazie anche ad un modello di business centralizzato. CitizenM ha aperto la strada al segmento lifestyle diventando un protagonista della hotellerie e contribuendo alla nascita di diversi concept”.

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Il lusso è uno di quei settori che non risente del contesto geopolitico e macroeconomico globale, quali sono le prospettive?
“La domanda della clientela benestante non risente l’andamento dei prezzi. Il concept di citizenM non rispecchia il lusso tradizionale caratterizzato dall’opulenza, che va molto per la maggiore in Italia soprattutto in località storiche come il Lago di Como o la Costiera Amalfitana, ma anche nelle maggiori città italiane. Fortunatamente, stanno nascendo altri concept che si stanno allontanando dal concetto tradizionale di lusso. citizenM è molto innovativo per l’Italia e a Roma entro fine anno aprirà il nostro primo flagship hotel”.

Vuole darci qualche anticipazione di come sarà il vostro primo hotel a Roma?
“L’edificio di circa 7000 m2 è stato acquistato nel 2020 ed ha subito un processo di conversione da uffici e retail in struttura alberghiera grazie a un team di grandi professionisti. A cause del Covid, i lavori sono iniziati solo un anno dopo ma finalmente siamo quasi pronti ad aprire. L’hotel è composto da 162 stanze distribuite su 5 piani e una terrazza che offrirà un servizio di self-service con macchinette dispenser di qualità. Al piano terra ci sarà un ambiente comune intorno a canteenM, lo spazio F&B aperto 24/7. Una delle particolarità della struttura di Roma è che le stanze sono più grandi della media delle altre strutture citizenM. L’adattamento degli standard del brand è stato necessario per mantenere la categoria “upscale” (4 stelle), a conferma del grande interesse del gruppo di approdare nel mercato italiano. Il flagship hotel si chiamerà citizenM Roma Isola Tiberina data la sua posizione sul Lungotevere de’ Cenci proprio difronte all’isola tra il quartiere ebraico e Trastevere”.

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Qual è il vostro target?
“Nel 2008 abbiamo individuato una potenziale nicchia di clienti a partire dai designer che collaboravano con il nostro fondatore e che si recavano nelle aziende per vedere e toccare con mano i tessuti. Si trattava di una clientela con un certo budget che si trovava a dover scegliere tra un numero limitato di hotel dove poter alloggiare, strutture magari con poco appeal. Questa clientela business cercava strutture accattivanti, moderne e tecnologiche. Il nostro cliente è una persona che viaggia per affari nelle maggiori città internazionali e che vuole alloggiare in strutture moderne ed eleganti posizionate in location top. Un soggetto che viaggia spesso, culturalmente avanzato e che dà valore al suo tempo. Tutti i nostri hotel si distinguono per mostrare numerose opere d’arte contemporanee spesso realizzate da artisti locali, per creare una relazione con gli artisti del luogo. Hanno inoltre pezzi di design e una tecnologia all’avanguardia al servizio sia dei nostri clienti che del personale di citizenM. Grazie alla tecnologia è possibile controllare la struttura da remoto (inclusi i dati sulla performance operativa) e capire se servono lavori di manutenzione prima che la camera sia venduta al cliente. Questo ci consente di essere attivi ed efficienti in ogni momento”.

Qual è la situazione degli investimenti nel settore alberghiero?
“citizenM a differenza di altri player è sia proprietario sia gestore dei propri hotel. L’80% delle strutture sono di proprietà. Lo sviluppo del gruppo si è realizzato con l’acquisizione di immobili poi trasformati in hotel citizenM e successivamente gestiti. Recentemente, dato il contesto attuale caratterizzato da grande incertezza e rischio, abbiamo assunto un approccio “wait and see” nell’attesa di avere un quadro più chiaro. Tuttavia, stiamo anche valutando delle opportunità basate su una nostra partecipazione minoritaria e un contatto di hotel management”.

Quali sono i piani di crescita del gruppo?
“Entro fine 2024 l’obiettivo è arrivare a gestire 40 hotel tra Nordamerica ed Europa, un obiettivo raggiungibile considerando che 31 hotel sono già aperti e 10 sono in via di sviluppo. Vogliamo crescere in maniera organica, non attraverso operazioni di M&A. L’obiettivo non è vendere ma acquisire immobili”.

Per quanto riguarda la sostenibilità, qual è l’impegno del vostro gruppo?
“E’ un tema che ci sta molto a cuore essendo noi olandesi, l’Olanda è infatti un paese lungimirante per quanto riguarda la sostenibilità. Essendo investitori di lungo termine vogliamo che le nostre strutture siano all’avanguardia ed in linea con i più alti standard di sostenibilità. Tutti i nostri immobili hanno ottenuto una certificazione di sostenibilità BREEAM o LEED e anche i nostri dati di consumo sono certificati da soggetti esterni. Vorrei aggiungere anche un altro tema importante per noi che è quello della sostenibilità sociale”.

Prego.
“Abbiamo lanciato un’iniziativa: per ogni cliente che decide di non avere il servizio di pulizia in camera il gruppo dona 3 euro. La nostra fondazione citizenMoviment che collabora con una organizzazione No-profit ha già raccolto e donato 2 milioni di euro da destinare all’acquisto di biciclette per i paesi dell’Africa Sub-Sahariana con l’obiettivo di ridurre le distanze tra persone e opportunità”.