La FinTech Ebury sbarca in Cile

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L’azienda sta puntando ad aprire nuove strade nell’offerta di soluzioni diversificate ed efficaci nei settori chiave delle piccole e medie imprese: pagamenti, incassi internazionali e gestione del rischio di cambio.

 

Ebury, una delle fintech in più rapida crescita a livello globale, con una presenza in 25 Paesi attraverso 40 uffici e più di 1700 dipendenti, arriva finalmente in Cile.

Nel lanciare Ebury in questo Paese, ha dichiarato Duarte Líbano Monteiro, Head of Latam (escluso il Brasile) e direttore regionale di Ebury per il Sud Europa, sono state prese in considerazione le caratteristiche economiche e di mercato del Cile: “Un’economia aperta al mondo, con un settore imprenditoriale internazionalizzato e un mercato in espansione, che è stato considerato fondamentale nell’ambizione di Ebury di espandersi nella zona dell’America Latina”. “Il nostro ingresso concretizza un desiderio che nutriamo da anni: c’era una grande voglia di sbarcare in Cile”, ha aggiunto.

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L’azienda è nata nel 2009, dopo la crisi finanziaria, con l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese “occupando uno spazio che le grandi banche, colpite dalla crisi, avevano trascurato”, ha dichiarato Duarte Líbano Monteiro.

“Ebury ha registrato una crescita record. L’azienda ha investitori del calibro di Banco Santander, Vitruvian, AngelCoFund e 83North, con un obiettivo chiaro: diventare una società 1B e quotarsi in borsa”, ha dichiarato.

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Alfonso Molinare, country manager Cile, ha dichiarato che Ebury viene a sostenere le piccole e medie imprese, gli importatori e gli esportatori ad espandersi a livello internazionale, senza confini, con soluzioni finanziarie semplici e trasparenti.

“Ci rivolgiamo a queste aziende perché sono quelle che tradizionalmente hanno più difficoltà ad accedere ai servizi bancari”, ha sottolineato Alfonso Molinare.

Sottolinea inoltre che l’obiettivo di Ebury è quello di supportare i propri clienti fornendo soluzioni agili e competitive con un know-how qualificato. Evidenzia anche che la fintech lavora con più di 130 valute in tutto il mondo, il che consente alle aziende di approcciare facilmente nuovi mercati.

Molinare menziona i punti di forza dell’azienda rispetto alle fintech e alle banche locali: “Siamo un’azienda nata digitale, con quasi 15 anni di storia e un modello di

successo comprovato in Europa, Asia, Oceania, Nord America e in fase di avvio in America Latina. In Cile siamo forse la fintech con più esperienza nel settore”.

L’apertura in Cile avviene in concomitanza con la costituzione di Ebury Bank in Brasile e con il suo arrivo in Messico.

Dati principali:

40 uffici – 25 Paesi (escluso il Sudafrica)

1.700 dipendenti

Volume di transazioni effettuate nell’ultimo anno: 27 miliardi di sterline entro il 2022

Capacità in oltre 130 valute

29.159 miliardi di euro transati nell’ultimo anno finanziario

Investitore principale: Banco Santander | Altri: Vitruvian, AngelCoFund e 83North