Giorgia Meloni è o non è l’uomo dell’anno?

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La provocazione di Libero: Giorgia Meloni è "l'uomo dell'anno" titolava il 29 dicembre 

E concludiamo con la pesantissima vignetta pubblicata oggi in prima pagina da Il Fatto Quotidiano (qui a destra) che già aveva commentato così ieri la posizione di Mario Sechi: “Mario Sechi che ha firmato lo sperticato omaggio ad una premier “femmina ma non femminista”, in prima pagina, è un esempio del peggior conservatorismo italiano”

Chiediamo il parere del noto opinionista Luigi Crespi (nella foto a sinistra) forse il più importante è famoso spin doctor italiano, grande esperto di comunicazione, di lingua e linguaggio, che nella sua trasmissione del sabato mattina (che appunto prende il nome dal suo lavoro di spin doctor) ha fatto negli ultimi mesi “il pieno” di ospiti del mondo della politica. E proprio come protagonista della politica dell’anno 2023 elegge Giorgia Meloni.

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Il parere di Luigi Crespi

LA MELONI NON È L’UOMO DELL’ANNO. ECCO PERCHÉ

Per quale motivo Giorgia Meloni non è l’uomo dell’anno? Perché lei si definisce una donna. La discussione sui generi è una trappola che Mario Sechi, direttore di Libero, ha messo in campo con un intento ben preciso. Ma solamente il gruppo dirigente della sinistra di questa fase storica poteva abboccare a una tale sciocchezza. In realtà, però, Sechi mette in evidenza un aspetto che risalta anche dal sondaggio nazionale condotto da Proger IndexResearch per Giornale Radio: la rilevanza di Giorgia Meloni è stato un fattore che ha travolto qualsiasi altro soggetto politico, e non solo, nel 2023.

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Ma soprattutto ha fatto passare in secondo piano la sinistra, sotto ogni aspetto. Un esempio su tutti: dall’ultimo rapporto annuale del Censis, risulta che sui temi dei diritti civili, delle battaglie per la libertà, la stragrande maggioranza degli italiani si schiera per l’apertura, ma non si capisce perché tutto questo non si trasformi in consenso a favore del Partito Democratico, che resta un partito che non ha saputo dare una credibilità alla propria visione del Paese.

Giorgia, invece, è sempre più centrale: è la persona che incarna più di chiunque altro il 2023, la figura che in Italia riassume tutti gli eventi politici e sociali dell’anno che volge al termine. Una leader, insomma. Ma non chiamatela uomo dell’anno.

(qui sotto la pagina di Libero del 29 dicembre)

Premio “Al Futuro” I dati

Con il 46,4% delle preferenze nella categoria politica, Meloni ha superato la concorrenza, collocando Giuseppe Conte al secondo posto con il 36%. La sua vittoria riflette il riconoscimento della sua influenza e del suo impatto nel panorama politico nazionale.
Il Premio “Al Futuro” rappresenta un’iniziativa di Giornale Radio finalizzata a celebrare le donne e gli uomini che hanno eccelso nel 2023, contribuendo in modo significativo alla costruzione del futuro del Paese. La scelta dei vincitori nelle sette categorie è stata basata su una lista di 30 nomi selezionati dalla redazione di Giornale Radio, con il coinvolgimento attivo del pubblico che ha espresso le proprie preferenze attraverso un sondaggio nazionale condotto dall’istituto Proger IndexResearch.