2024: i Trend dell’Intelligenza Artificiale secondo “ia spiegata semplice.it”

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2024: i Trend dell’Intelligenza Artificiale…  iaspiegatasemplice.it   a cura di Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore.
Pasquale e Giacinto, da bravi divulgatori di Intelligenza Artificiale, stilano i principali Trend dell’AI da tenere d’occhio per l’anno che verrà.
Capita loro di “azzeccarci” spesso, vedremo se sarà così anche stavolta.

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(foto: AI WEEK)
1. La lotta al Deepfake

Nel 2024, una delle sfide più rilevanti nel campo dell’intelligenza artificiale è la lotta contro i “Deep Fakes”, ovvero quei contenuti generati artificialmente che possono imitare video, audio, e immagini di persone reali con un realismo sorprendente.
Questa tecnologia, sebbene affascinante, presenta gravi rischi in termini di disinformazione e violazione della privacy.
Per contrastare questo fenomeno, esperti di IA stanno sviluppando algoritmi avanzati di rilevamento (esempio: FakeCatcher è una tecnologia sviluppata con la State University di New York che promette un’attendibilità del 96%). Questi sistemi si basano su tecniche di apprendimento profondo per analizzare e identificare le sottili anomalie che distinguono un Deepfake da un contenuto autentico.
Alcune soluzioni innovative includono l’analisi dei movimenti oculari, il riconoscimento delle inconsistenze nelle espressioni facciali e l’analisi delle impronte digitali audiovisive. Questa battaglia contro i Deepfake non è solo una sfida tecnologica, ma anche un cruciale campo di battaglia per la verità e l’integrità nell’era digitale – grazie agli speaker Guido Scorza (Garante Privacy), Virginia Padovese (NewsGuard) e Luana Lo Piccolo (Etica) approfondiremo questo tema alla AI WEEK 2024, ti aspettiamo lì.

2. L’ascesa dei Large Language Models Personalizzati

A differenza dei loro predecessori più generalisti – su tutti: ChatGPT e Bard, questi LLM personalizzati offrono soluzioni mirate, aumentando l’efficienza e la precisione in ambiti come la medicina, il diritto, la finanza e l’educazione. Per esempio, nel settore sanitario, LLM personalizzati come AuroraGPT (Intel) sono capaci di interpretare terminologia medica complessa, assistendo i professionisti nella diagnosi e nella ricerca.
Nel settore finanziario (BloombergGPT), facilitano l’analisi dei titoli finanziari, migliorando l’accesso alle informazioni. L’adattabilità di questi modelli si estende anche al linguaggio settoriale specifico e alle esigenze culturali, rendendo l’IA più inclusiva e accessibile a un pubblico globale.

3. Video-Generative-AI

Nel 2024, assistiamo a un’avanzata significativa nel campo dell’intelligenza artificiale generativa con lo sviluppo di AI capaci di generare video. Questo progresso segue l’orma dei successi ottenuti da strumenti come DALL-E e Midjourney nella generazione di immagini, portando la creatività assistita dall’IA a un livello ancora più immersivo e dinamico.
Queste nuove tecnologie sono in grado di creare sequenze video realistiche partendo da semplici prompt testuali o immagini.
Questo rappresenta una rivoluzione in settori come l’intrattenimento, il marketing e l’educazione, dove la capacità di produrre contenuti video personalizzati e di alta qualità a costi e tempi ridotti apre nuove frontiere creative ed economiche.

Tuttavia, con queste possibilità emergono anche sfide etiche e legali, in particolare riguardo l’autenticità dei contenuti e i diritti d’autore. La necessità di regolamentare e monitorare l’uso di queste tecnologie è quindi più pressante che mai, per garantire che il loro impatto sulla società sia positivo e costruttivo.

4.1 Regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale: L’applicazione dell’AI Act e le tendenze globali

Il 2024 rappresenta un anno cruciale per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, segnato in particolare dall’attuazione dell’AI Act in Europa. Questa legislazione pionieristica, approvata dall’Unione Europea, mira a stabilire un quadro normativo per l’uso dell’IA, ponendo l’accento su aspetti critici come la trasparenza, la sicurezza e i diritti fondamentali.
Gli Stati membri sono ora impegnati nell’applicazione di queste normative, un processo che richiede non solo l’adeguamento delle leggi nazionali, ma anche un ampio sforzo per educare le aziende e le istituzioni sull’importanza del rispetto di tali standard. Parallelamente, altri paesi come gli Stati Uniti stanno intensificando i loro sforzi nel regolamentare l’IA, sebbene con approcci che possono differire in base alle specificità culturali e politiche locali.

4.2 Class Action per l’AI

In questo contesto globale, è probabile che assisteremo anche ai primi casi legali e class action che coinvolgono l’IA. Questi processi potrebbero riguardare questioni di responsabilità in caso di errori o danni causati da sistemi di IA, violazioni della privacy, o l’uso improprio di tecnologie basate sull’IA.
La gestione di tali cause legali getterà le basi per future interpretazioni giuridiche e stabilirà importanti precedenti sul ruolo e l’impatto dell’IA nella società.
In definitiva, l’anno 2024 potrebbe segnare un momento decisivo nella storia dell’intelligenza artificiale, dove la regolamentazione e l’aspetto legale diventano tanto centrali quanto lo sviluppo tecnologico stesso, offrendo una strada più sicura e etica per il progresso dell’IA.

5. Il lavoro si evolve, si trasforma, rinasce

Uno dei cambiamenti più significativi nel panorama dell’intelligenza artificiale è la sua crescente facilità di utilizzo, rendendo l’IA accessibile anche agli utenti non tecnici. Un esempio emblematico è rappresentato da Copilot di Microsoft, un assistente basato sull’IA che è stato integrato in software ampiamente utilizzati come Word, Excel e PowerPoint.
Questo strumento agisce come un collaboratore intelligente, facilitando attività come la stesura di documenti, l’analisi dei dati e la gestione della posta elettronica, grazie alla sua capacità di comprendere e rispondere a comandi testuali semplici.

Parallelamente, assistiamo a una tendenza generale nella quale sempre più strumenti di IA adottano un approccio “text to OUTPUT”, che permette agli utenti di generare contenuti complessi, come grafici, codice, o design, partendo da descrizioni testuali basilari. Questa evoluzione sta abbattendo le barriere tecniche che in precedenza limitavano l’uso dell’IA a esperti e sviluppatori. La conseguenza è una democratizzazione dell’accesso all’IA: professionisti di diversi settori, educatori, artisti e imprenditori possono ora sfruttare la potenza dell’IA per ottimizzare i loro processi lavorativi, esplorare nuove idee creative e risolvere problemi complessi in modo più efficiente.
AI: Risorsa ubiqua

L’implicazione più ampia di questa evoluzione è che l’intelligenza artificiale sta diventando una risorsa ubiqua, simile all’uso di Internet o del software di elaborazione testi, trasformando l’IA da una tecnologia di nicchia a uno strumento fondamentale nel quotidiano di milioni di persone.