Castello di Montorio. La Via Romea Germanica Imperiale. Convegno il 12 maggio

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LA VIA ROMEA GERMANICA IMPERIALE

Collega Trento ad Arezzo. Il NOME la racconta… Roma è la meta e Germanica è la provenienza. IMPERIALE: da Ottaviano Augusto agli Asburgo, e altri 60 imperatori. E’ tra i fondatori di Feder Cammini, aderisce alla FIE. – 811 KM – 35 TAPPE – 5 REGIONI – 80 COMUNI

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A nord di Trento si può proseguire lungo la Via Germanica del Monaco Albert, fino a Stade, vicino ad Amburgo, e di lì a Lubecca e a Trondheim (Norvegia), tramite il cammino di Sant’Olaf; da Arezzo si può raggiungere Roma percorrendo la Via Germanica, inoltre stiamo completando un
nuovo itinerario che sarà pronto per il Giubileo.
È una delle principali rotte viarie utilizzate sia anticamente sia ai giorni nostri; è percorribile a piedi e in mountain bike; il percorso base misura circa 600 km, cui se ne aggiungono quasi altri 300 tra varianti e collegamenti, attraverso 5 Regioni e 120 comuni.

CASTELLO DI MONTORIO

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Iniziativa finanziata dal Complemento di Sviluppo Rurale per il Veneto 2023-2027 Organismo responsabile dell’informazione:
Consorzio Tutela Radicchio di Verona IGP – Autorità di gestione regionale: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione
Via Castel Montorio, 10, 37141 Verona VR

Storia

Il collegamento tra il mondo latino-mediterraneo e quello germanico divenne importante con
l’impero romano e proseguì per tutto il medioevo per ragioni economiche, religiose e politiche. In
particolare tale direttrice viaria ebbe un ruolo preminente fino al 1266, quando gli Angioini,
francesi, sconfissero Corradino, l’ultimo erede del grande Federico II di Svevia. Il rapporto
privilegiato tra Germania e Italia che si sviluppava su queste viabilità conobbe allora una battuta
d’arresto, che durò per diversi secoli, a favore dei collegamenti con la Francia.
Lungo l’asse nord-sud transitarono interi popoli: Galli, Celti ed Etruschi, i Romani e le orde dei
barbari che misero fine all’Impero Romano. Fu al centro delle vicende dei comuni e delle signorie,
il rinascimento che nacque in Toscana, le battaglie del risorgimento nella pianura Padana, le due
guerre mondiali. Tra i personaggi storici ricordiamo San Francesco che da Assisi arrivò a Firenze
passando nel Valdarno, e Martin Lutero lungo l’Adige; Matilde di Canossa, quasi la “madrina”
della nostra VIA, di cui incontriamo tracce dal Valdarno al mantovano e a San Benedetto Po, ove
chiese di essere sepolta nella abbazia fondata dal nonno. Vi passarono diversi Papi e Imperatori,
oltre sessanta, tra cui Enrico IV umiliato a Canossa e il Barbarossa.
L’Imperiale ripropone molte antiche vie: Consolari Romane, strade rinascimentali e settecentesche;
ma anche vie commerciali di terra e d’acqua (tra Modena, il Po e Mantova) e devozionali (San
Bartolomeo). E infine l’Asburgica via Regia, ancora oggi tra le arterie più importanti dirette al
centro-nord Europa, che fu voluta da Leopoldo di Lorena e Francesco d’Este per collegare Firenze a
Vienna, capitale dell’Impero Asburgico a cui entrambe le casate erano legate per discendenza
dinastica. Questa via fu la prima autostrada europea e fu percorsa dai tanti artisti per i loro Gran
Tour che, dall’ottocento, crearono l’immagine dell’Italia come meta turistica e culturale.