Infrastrutture: al servizio della crescita globale

di Ubs Etf - redazione@lamiafinanza.it -
- Advertising -

Acqua e strade, energia e comunicazioni. Il settore è in piena fase di sviluppo, e offre importanti opportunità di investimento: ecco come sfruttarle

I numeri della crescita
L’evoluzione mondiale, in questi anni, è contrassegnata da due importanti trend: l’enorme crescita demografica e l’urbanizzazione.
Nel 2050, secondo le stime dell’Onu, la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi. La popolazione che vive nelle metropoli dei mercati emergenti cresce a un ritmo di un milione di abitanti alla settimana. Tutte queste persone necessitano di acqua, elettricità e mezzi di trasporto: in una parola, di infrastrutture.

- Advertising -

I Paesi emergenti, più degli altri, hanno bisogno di infrastrutture per recuperare il loro ritardo sul piano economico: l’efficienza di questi impianti è un elemento essenziale per garantire la prosperità e lo sviluppo di un Paese.

Le infrastrutture coprono essenzialmente bisogni elementari della società: approvvigionamento idrico ed energetico, comunicazioni, e trasporti di cose e persone e quindi strade, ponti, gallerie, porti e ferrovie.

- Advertising -

Nella maggior parte dei casi si tratta di beni economici durevoli, spesso soggetti a controllo statale, il cui utilizzo è disciplinato da contratti d’impiego a lungo termine o contratti di servizio.

L’Ocse stima che da qui al 2030 il fabbisogno mondiale di investimenti nel comparto delle infrastrutture ammonterà a 70 mila miliardi di dollari.

Investire nelle infrastrutture
Tutto questo rappresenta una importante opportunità di investimento. E non solo per il ritmo di crescita del settore.

Gli investimenti nel comparto delle infrastrutture offrono un interessante profilo di rischio/rendimento, una correlazione bassa o assente con tradizionali categorie d’investimento come azioni, obbligazioni e materie prime, e una protezione contro l’inflazione. Rappresentano dunque un eccellente strumento di diversificazione del portafoglio.

È difficile tuttavia che gli investitori, sia privati che istituzionali, possano costruirsi da sé un portafoglio di azioni di aziende del settore delle infrastrutture.

Gli Ubs Etf dedicati al settore offrono una soluzione d’investimento semplice, flessibile ed efficiente per beneficiare del forte fabbisogno di infrastrutture legato alla crescita economica mondiale. Gli investitori possono soddisfare le loro esigenze di investimento con un approccio passivo e diversificato, scegliendo tra quattro diversi Etf, specializzati in altrettante aree geografiche: Giappone (Ubs Etf Msci Japan Infrastructure), Europa (Ubs Etf Msci Europe Infrastructure), Asia (Ubs Etf Msci Asia ex Japan Infrastructure) e Stati Uniti (Ubs Etf Msci Usa Infrastructure).

L’obiettivo d’investimento consiste nel replicare l’andamento del prezzo e del rendimento del rispettivo indice Msci Infrastructure.
I quattro Etf utilizzano il metodo di replica fisica, senza l’utilizzo di strumenti derivati: gli Ubs Etf investono infatti nelle azioni presenti nell’indice e mirano a una replica completa, acquistando tutti i titoli dell’indice e rispecchiandone la ponderazione. Gli Ubs Etf non presentano quindi alcun rischio di controparte derivante da transazioni swap.

La decisione se includere o meno una società nell’indice è del fornitore dell’indice – in questo caso Msci, ed è subordinata alla conformità dei singoli titoli a determinate direttive, esposte da Msci in un regolamento trasparente e disponibile a richiesta.

Gli indici comprendono comunque un numero di titoli assai elevato, offrendo agli investitori un’ampia diversificazione nelle più importanti imprese del settore, con un’unica transazione, e a partire da investimenti di importo estremamente contenuto.

Leggi anche:
Alla scoperta del pianeta Etf
Una gamma per tutte le strategie

Un investimento “sostenibile”