Rc auto: quale contratto

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -

La bonus-malus à la formula più utilizzata, ma non l’unica. Ecco come scegliere il contratto più adatto alle proprie esigenze, a quali aspetti prestare attenzione, e come risparmiare sui premi

Buoni e cattivi
La formula di gran lunga più utilizzata, nei contratti di responsabilità civile auto, è la bonus-malus. Il nome suggerisce il fatto che la polizza tende a premiare, con premi più contenuti, i guidatori migliori, quelli cioè che non provocano incidenti, penalizzando al contrario, con costi maggiori, i più “sinistrosi”.

In pratica, la formula funziona in base a 18 classi di merito. La classe migliore, quella con i costi più contenuti, è la prima; la peggiore è la 18a. Quando si assicura un veicolo nuovo, gli viene attribuita la classe d’ingresso (che è la 14a). Negli anni successivi la classe di merito dipenderà dal numero di sinistri causati: chi non provoca nessun incidente otterrà un avanzamento verso la prima classe, e quindi una riduzione del premio. Chi provoca uno o più incidenti, al contrario, scivola verso il basso, e paga premi più alti.

Il percorso è più veloce per i cattivi automobilisti che per i buoni: chi causa incidenti infatti retrocede almeno di due classi (due incidenti in un anno fanno scivolare alla 18a classe), mentre in assenza di incidenti non si guadagna più di una classe all’anno.

L’assegnazione della classe di merito è attribuita in ragione della condotta di guida tenuta nel “periodo di osservazione”: per la prima annualità, il periodo di osservazione della polizza inizia il giorno della decorrenza della copertura e termina 60 giorni prima della scadenza annuale; per le annualità successive inizia due mesi prima della decorrenza del nuovo contratto e termina due mesi prima della scadenza annuale.

Ogni compagnia, in realtà, ha un proprio metodo di promozione o bocciatura degli assicurati, e proprie classi di merito interne, che devono però essere convertite nella cosiddetta Cu (classe di merito di conversione universale), articolata appunto in 18 livelli, e calcolata secondo parametri fissi e uguali a tutte le compagnie.

La polizza assicura il veicolo, ma per il conducente che cambia auto o moto continua a valere, nel bene e nel male, la classe di merito che gli è stata attribuita con il precedente veicolo. È garantito comunque il diritto di conservare la classe di merito raggiunta da un familiare convivente, se migliore della propria.

Le compagnie, inoltre, possono attribuire ai conducenti diverse tipologie di guida.
– se la polizza prevede la guida libera, chiunque, in possesso della patente, può guidare il mezzo;
– la guida esperta prevede che solo i guidatori con un’età maggiore a quella prevista dalla compagnia (di solito 25 anni) possano guidare il mezzo;
– se invece la guida è esclusiva, soltanto il guidatore indicato in polizza può guidare il mezzo
Non tutte le compagnie prevedono tutte e tre le tipologie, ma normalmente è possibile scegliere tra guida libera e guida esperta

    ATTENZIONE  
   
Una polizza che prevede la guida esperta o esclusiva prevede un costo inferiore a una polizza a guida libera: è però fondamentale che le condizioni previste dal contratto a questo proposito siano assolutamente rispettate. In caso di incidente, se il guidatore non fosse in regola con le previsioni del contratto, la compagnia può rivalersi sull’assicurato

 
 
 
         

L’attestato di rischio
Ogni anno, almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto, la compagnia deve inviare al proprietario del veicolo assicurato un attestato di rischio nel quale è riportata sia la classe di merito interna, sia la Cu: la classe universale deve essere riconosciuta da tutte le compagnie, e quindi applicata al veicolo in questione nel caso in cui si decida di rivolgersi a un’impresa diversa.

Il documento riporta inoltre i sinistri occorsi al veicolo negli ultimi cinque anni, suddivisi in due tipologie: sinistri con responsabilità principale (pari o superiore al 51%) e sinistri con concorso di colpa. Per questi ultimi viene indicata anche la percentuale di responsabilità: il malus non scatterà fino a che la somma di tali percentuali non raggiunge almeno il 51% nei cinque anni.

La durata
Le assicurazioni di Rc auto hanno una durata di un anno, che decorre dalle 24 del giorno in cui è stato pagato il premio. Dal dicembre 2012 è stata abolita la clausola del tacito rinnovo (vale a dire il rinnovo automatico per un’altra annualità in assenza di recesso da parte dell’assicurato).

La legge ha anche previsto un periodo di tolleranza di 15 giorni oltre la data di scadenza, durante il quale la compagnia continua a rispondere dei sinistri causati dall’assicurato. Durante questo periodo l’assicurato può valutare le offerte di diverse compagnie, e decidere se stipulare la sua polizza con la stessa compagnia o con un’altra.

Il premio
Nella bonus malus, come abbiamo visto, l’entità del premio dipende in ampia misura dalla sinistrosità dell’assicurato e quindi dalla classe di merito alla quale è assegnato. A determinare il premio concorrono anche le caratteristiche del veicolo, in particolare per quanto riguarda la potenza, e quelle del contraente, con riferimento soprattutto alla sua età e alla sua anzianità di guidatore.

Un altro elemento importante è l’ammontare del massimale. Oggi è obbligatorio indicare nelle polizze di Rc auto i cosiddetti massimali bipartiti, che distinguono tra danni alle persone e danni alle cose. La legge stabilisce inoltre gli importi minimi dei massimali, che sono, per tutti i veicoli, di 5 milioni di euro per i danni alle persone e un milione per i danni alle cose.

    ATTENZIONE  
   
Di regola un aumento del massimale, anche importante, non comporta un forte incremento del premio da pagare: conviene perciò valutare questa opportunità con il proprio assicuratore per garantirsi, con una spesa contenuta, una maggiore serenità in caso di incidente.

 
 
 
         

Sull’entità del premio incidono infine fattori non dipendenti dall’assicurato: si tratta in particolare dei fattori geografici (ogni provincia italiana ha un diverso indice di sinistrosità e a indici maggiori corrispondono premi più elevati per i residenti), e legati alle dimensioni delle località in cui si vive (nei piccoli centri i costi sono più contenuti che nei grandi).

La franchigia
La bonus-malus non è l’unica formula di Rc auto disponibile. L’alternativa, per quanto poco utilizzata, si chiama franchigia. Il contratto prevede infatti che, in caso di incidente, i danni vengono risarciti dall’assicuratore soltanto al di sopra di un determinato ammontare. Per esempio, con una franchigia di 200 euro, se i danni ammontano a 300 euro ne verranno rimborsati soltanto 100, mentre i primi 200 resteranno a carico dell’assicurato.

La formula può risultare meno costosa rispetto alla bonus-malus, ma è evidente che il risparmio può essere facilmente annullato da chi provoca un alto numero di sinistri: conviene dunque ai guidatori più prudenti, e/o che usano assai di rado il loro veicolo. Peraltro le compagnie che propongono questo tipo di formula di solito la riservano ai guidatori che, essendo già assicurati con la bonus-malus, vantano una classe di merito molto alta.

In ogni caso, in caso di sinistro l’assicurato non subisce aumenti di premio, mentre per coloro che non provocano incidenti può essere prevista una riduzione del premio nelle annualità successive, oppure una riduzione della franchigia, in modo da lasciare a carico dell’assicurato una somma inferiore in caso di incidente.

    ATTENZIONE  
   
Anche in una polizza bonus-malus può essere introdotta una franchigia. Accettare di farsi carico, in caso di sinistro, di una parte del risarcimento consente di ridurre l’entità del premio da pagare.
E può rappresentare un buon deterrente per indurre a una maggiore prudenza alla guida!

 
 
 
         


La scatola nera

Una delle più recenti e interessanti innovazioni nel campo delle assicurazioni auto è la cosiddetta “scatola nera”. Si tratta di un dispositivo che, installato sul veicolo, consente di registrarne i movimenti, tenendo memoria delle distanze percorse, della velocità, dello “stile” di guida e delle modalità degli eventuali incidenti.

Le polizze con questa particolarità offrono uno sconto sul premio rispetto alle polizze tradizionali, ma anche altri vantaggi. Innanzitutto perché rilevano automaticamente gli incidenti e possono attivare i soccorsi immediatamente. Inoltre possono offrire alcune personalizzazioni come il cosiddetto pay per use, che consente di pagare l’assicurazione in base ai chilometri percorsi.