Rc auto: sicuri alla guida

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -
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Le polizze di responsabilità civile sono obbligatorie per tutti i veicoli: auto, moto, ciclomotori… Ecco a cosa servono e perché sono così importanti

Per la maggior parte di noi la Rc del “motorino” è la prima polizza della nostra vita. Tutti i veicoli a motore (ciclomotori, motocicli, autoveicoli di ogni genere e anche natanti, oltre una certa potenza) devono essere assicurati in modo da poter risarcire terze persone dei danni fisici e materiali eventualmente causati dalla circolazione. E così, a 14 anni, il primo mezzo di trasporto che ci offre la possibilità di muoverci in autonomia e libertà porta con sé anche il primo contatto con il mondo delle assicurazioni.

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Come ogni polizza di responsabilità civile, anche quella legata all’auto e agli altri veicoli riguarda il risarcimento dei danni involontariamente causati a terzi. L’assicuratore si obbliga infatti a risarcire, entro il massimale previsto in polizza, i danni involontariamente causati a persone e cose durante la circolazione del veicolo al quale la polizza si riferisce.

La copertura è obbligatoria, e le motivazioni sociali di questo obbligo sono evidenti se si pensa alla gravità dei danni che possono derivare da un incidente stradale: danni alle cose, ma anche e soprattutto danni alle persone, fino alla conseguenza più grave, la morte.
 
Dall’obbligatorietà della polizza deriva il fatto che le compagnie assicuratrici non possono rifiutarsi di prestare la copertura richiesta o condizionarla alla sottoscrizione di altri contratti assicurativi, per esempio quelli relativi alle garanzie accessorie contro il furto e l’incendio dell’auto. Per la stessa ragione, non è ammesso il recesso dell’assicuratore nei confronti di un assicurato ritenuto troppo “sinistroso”.

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Chi ha causato l’incidente, nei casi più gravi difficilmente dispone di mezzi economici sufficienti per risarcire i danneggiati. Basti pensare che il massimale per questo tipo di polizza non può (per legge) essere inferiore a 5 milioni di euro per i danni alle persone e a un milione di euro per i danni alle cose: somme che ben pochi possono risarcire di tasca propria. Per questo è necessario che automobilisti e motociclisti possano contare sull’intervento di un assicuratore.

L’obbligatorietà della polizza, inoltre, consente di suddividere il rischio tra milioni di soggetti: guidatori alle prime armi o molto esperti, automobilisti prudenti o distratti, la maggior parte dei quali, comunque, non causerà mai un grave incidente nel corso della sua carriera alla guida di veicoli. Suddividere il rischio e minimizzare le conseguenze.

La polizza di Rc è legata al veicolo, non a una persona specifica, e quindi (a meno che il contratto non preveda diversamente) è operativa chiunque sia il guidatore, che si tratti del proprietario o di altri.

La polizza inoltre tutela pedoni, conducenti o passeggeri di altri veicoli o di altri mezzi di trasporto, proprietari delle cose danneggiate, passeggeri del veicolo (anche se familiari del conducente-proprietario del veicolo, e anche il proprietario stesso se non è alla guida), animali. In breve, tutela i cosiddetti terzi danneggiati, ma non il conducente, che sia o no anche proprietario del veicolo: per proteggere il conducente dalle conseguenze di un possibile incidente è necessario ricorrere a un altro tipo di polizza, chiamata “infortuni del conducente”.

    ATTENZIONE  
   
L’assicurazione non è operante se il conducente non è abilitato alla guida secondo le norme in vigore (per esempio per sospensione della patente), o se non vengono rispettate le norme di sicurezza nel trasporto delle persone (per esempio mancato rispetto dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza).
In questi casi la compagnia può risarcire i terzi danneggiati, ma si rivale sull’assicurato chiedendogli il rimborso dell’indennizzo pagato.
Anche la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti sono cause di rivalsa dell’assicuratore.

 
 
 
         

Oltre alla responsabilità civile, le polizze auto e moto coprono, di solito in un unico contratto, altri rischi legati ai veicoli, con le garanzie furto e incendio, di cui ci occuperemo in una prossima puntata.

Le polizze Rc auto di base, inoltre, non prevedono il risarcimento dei danni subiti dal veicolo che causa l’incidente: in caso di sinistro, dunque, i danni subiti da questo restano a carico di chi li ha provocati. Per garantirsi il risarcimento di questi danni è necessaria un’altra copertura, la cosiddetta kasko, che non è legata alla responsabilità del conducente, ma dà diritto al risarcimento anche se l’incidente è stato causato da esso.