UniCredit

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Risultati di Gruppo del quarto trimestre e dell’esercizio 2015

Generazione di Capitale Significativa (ca. +92pb A/A) con un CET1 Ratio Fully Loaded Pro-Forma a 10,94%

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Utile Netto di Gruppo oltre €2,2 mld nel 2015 escludendo Poste non Ricorrenti, Utile Contabile a €1,7 mld

Proposta di un Dividendo Scrip Pari a 12 centesimi di euro per Azione

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Continua Riduzione dei Crediti Deteriorati Lordi (-1,2% trim/trim, -5,5% A/A). Rapporto Sofferenze Nette/Crediti Totali Netti a 4,2% nel 4trim15 e Solido Coverage Ratio al 61,0%

Ricavi della Core Bank in Aumento a €5,6 mld nel 4trim15 (+5,9% trim/trim, +1,6% A/A) e a €22,3 mld nell’Esercizio 2015 (+0,6% FY/FY), Grazie alla Crescita Sostenuta delle Commissioni (+3,2% trim/trim, +4,7% FY/FY)

Notevole Aumento delle Attività Finanziarie Investite (AFI) del Gruppo, Sostenute dall’Ottimo Livello della Raccolta Netta a €31,8 mld (+28,0% FY/FY)

Nuovo Credito Erogato a Medio E Lungo Termine in Forte Crescita ad Oltre €50 mld nell’Esercizio 2015

Azioni del Piano Strategico Realizzate nei Primi 3 Mesi

Accordo sulla Ristrutturazione del Business Retail in Austria

Accordo sulla Cessione di Ukrsotsbank

Riposizionamento della Sub-Holding CEE in Linea con le Tempistiche del Piano

Riduzione di circa 1.300 FTE e Chiusura di 121 Filiali nel 4trim15 a Livello di Gruppo

Oggi il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del 4trim15 e dell’esercizio 2015. Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, commenta:

“Si conferma la nostra capacità di generare capitale attraverso la gestione: una crescita di oltre 90 punti base che ci consente di rafforzare in maniera significativa i coefficienti patrimoniali. Il CET 1 fully loaded pro-forma sfiora l’11% e supera già i requisiti che attualmente sono previsti per il 2018. UniCredit ha chiuso il 2015 con un utile di oltre €2,2 miliardi, escluse le componenti non ricorrenti che scontano già gran parte degli oneri di ristrutturazione legati al Piano Strategico, nonché alcune voci straordinarie come il contributo per il salvataggio di quattro banche in Italia. Questo è un risultato di grande valore considerato il contesto macroeconomico difficile a livello europeo, in particolare per il settore bancario. L’attuazione del nostro piano procede a ritmi sostenuti e in questi pochi mesi sono stati affrontati e risolti nodi importanti come l’Austria e l’Ucraina; stiamo inoltre lavorando al taglio dei costi con rapidità e determinazione. La qualità dei nostri crediti è in costante miglioramento, la situazione di quelli deteriorati e delle sofferenze è totalmente sotto controllo e assai gestibile per un gruppo di dimensione internazionale come il nostro che può vantare livelli di copertura molto elevati.”

L’utile netto di Gruppo raggiunge €1,7 mld nell’esercizio 2015, pari ad oltre €2,2 mld escludendo componenti non ricorrenti per circa €540 mln legate principalmente agli oneri di ristrutturazione relativi al Piano Strategico, all’accordo sulla cessione di Ukrsotsbank, ai contributi straordinari per i nuovi oneri per rischio sistemico in Italia e in Polonia e a maggiori accantonamenti su crediti denominati in franchi svizzeri (CHF) in Croazia [1]. Il RoTE [2] è al 4,1% nell’esercizio 2015 (5,4% escludendo le componenti non ricorrenti).

Il CET1 ratio fully loaded pro-forma [3] migliora a 10,94% con una significativa generazione di capitale di 92pb a/a. Il CET1 ratio transitional pro-forma raggiunge 10,73% (+32pb a/a), il Tier 1 ratio transitional pro-forma si attesta a 11,64% e il Total Capital ratio transitional pro-forma a 14,36% [4]. Il Leverage ratio Basel 3 transitional pro-forma è pari a 4,69% e il fully loaded pro-forma a 4,53% [5].

La qualità dell’attivo di Gruppo continua a migliorare nel 4trim15, con i crediti deteriorati lordi in ulteriore calo a €79,8 mld (-1,2% trim/trim, -5,5% a/a) con un solido coverage ratio al 51,2% (pari al 52,5% escludendo le cessioni di crediti deteriorati del 2015). Le sofferenze lorde sono sostanzialmente stabili trim/trim a €51,1 mld, grazie principalmente alle cessioni di portafogli, con un coverage ratio del 61,0% (pari al 62,2% escludendo le cessioni di crediti deteriorati del 2015). Il rapporto Sofferenze Nette/Crediti Totali Netti è pari a 4,2% nel 4trim15 [6]. Gli altri crediti deteriorati lordi sono in ulteriore calo del 4,7% trim/trim e dell’11,0% a/a, principalmente per via dei minori flussi in entrata dai crediti in bonis. In Italia, la qualità dell’attivo continua a registrare progressi, con un trend dei crediti deteriorati di UniCredit S.p.A. decisamente migliore rispetto a quello del settore bancario italiano (campione ABI [7]) a fine dicembre 2015 e con il più alto coverage ratio dei crediti deteriorati lordi pari al 50,9% (al 52,5% escludendo le cessioni di crediti deteriorati del 2015).

La Core Bank registra un utile netto di €894 mln nel 4trim15 (escluse componenti straordinarie per circa €254 mln) e di oltre €3,7 mld nell’esercizio 2015 (escluse componenti straordinarie per circa €492 mln). Positivo l’andamento dei ricavi (+5,9% trim/trim, +0,6% FY/FY) grazie alla buona crescita delle commissioni (+3,2% trim/trim, +4,7% FY/FY). Le Attività Finanziarie Investite (AFI) [8] salgono a €916 mld grazie all’ottimo incremento della raccolta netta (+€31,8 mld o +28,0% FY/FY) sostenuto dai prodotti di risparmio gestito (AuM) e dai depositi.

Eccellente il livello del nuovo credito erogato, grazie al forte aumento del credito a medio e lungo termine per oltre €50 mld nell’esercizio 2015, sostenuto dai mutui sia al segmento corporate sia alle famiglie.

In occasione dell’Assemblea annuale degli azionisti, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit proporrà per l’esercizio finanziario 2015 il pagamento di un dividendo da riserve di utili di 12 €cent per azione ordinaria e di risparmio, mediante attribuzione di azioni di nuova emissione oppure, su specifica richiesta degli azionisti, mediante versamento in contanti (c.d. scrip dividend). La data di stacco del dividendo è stabilita per il 18 aprile 2016, la data di registrazione (“record date”) per il 19 aprile 2016 e la data di pagamento per il 3 maggio 2016. Termini e condizioni del pagamento dello scrip dividend saranno riportati nella Relazione degli Amministratori all’Assemblea dei Soci, che sarà resa disponibile al più tardi 30 giorni prima dell’Assemblea stessa, prevista per il 14 aprile 2016.

Azioni del Piano Strategico realizzate nei primi 3 mesi

– Ottima performance della rete commerciale Retail e Corporate, con oltre 32 mln di clienti nell’esercizio 2015 (+1 mln FY/FY) e quote di mercato crescenti nella maggior parte dei paesi.

– Il contenimento dei costi è un pilastro importante del Piano Strategico. La riduzione negli FTE [9] è di circa 1.300 nel 4trim15 e di circa 3.500 nell’esercizio 2015, mentre le filiali scendono di 121 unità nel 4trim15 e di 582 nell’esercizio 2015. In data 5 febbraio, UniCredit ha siglato un accordo con i sindacati per l’uscita di 2.700 FTE su base volontaria.

– La semplificazione del Gruppo procede come da Piano, grazie all’accordo sulla cessione di Ukrsotsbank e al trasferimento delle controllate in CEE che procede di buon passo. Le sinergie interdivisionali tra CIB e le banche commerciali stanno dando ottimi risultati, con un aumento significativo delle quote di mercato per i prodotti di CIB.

– La divisione CEE è ancora una volta uno dei principali contributori alla crescita dei ricavi e all’utile. Due clienti su tre hanno scelto UniCredit come banca partner in CEE.

– Le commissioni di Gruppo sono in crescita per via dell’aumento delle AFI che sono aumentate più delle stime previste dal Piano Strategico.

– Procede la trasformazione digitale. UniCredit ha stanziato c. €200 mln per investimenti in start-up finanziarie in tutto il mondo con la collaborazione del Gruppo Anthemis, società di venture capital e consulenza che si focalizza esclusivamente sul “fintech”. Tali investimenti strategici permetteranno di trasformare l’evoluzione fintech in un’opportunità, arricchendo la proposta commerciale del Gruppo e accelerando l’evoluzione digitale. UniCredit investirà in due veicoli dedicati:

un fondo azionario proprietario, focalizzato su start-up ben consolidate e su investimenti di follow-on, con un impegno di capitale pari a €175 mln, e
un veicolo che investe in start-up di nuova costituzione, nel quale UniCredit agirà come “anchor investor”, con un impegno di capitale pari a $25 mln.

– UniCredit registra un netto miglioramento rispetto ai target patrimoniali, grazie alla generazione di capitale di 92pb nel 2015. Continua il miglioramento nella qualità dell’attivo.

4trim15 – Principali Dati Finanziari

Gruppo

Utile netto: €153 mln (-69,8% trim/trim, -10,2% a/a) e RoTE a 1,4% (4,2% escludendo le poste non ricorrenti)
Ricavi: €5,6 mld (+4,8% trim/trim, -0,3% a/a)
Costi Totali: €3,4 mld (stabile trim/trim, -1,5% a/a), rapporto costi/ricavi del 60,5% (-2,9p.p. trim/trim, -0,7p.p. a/a)
Qualità dell’attivo: rettifiche su crediti a €1,2 mld (+21,0% trim/trim, -28,3% a/a), costo del rischio a 103pb (+17,8pb trim/trim, -41,7pb a/a); rapporto crediti deteriorati netti/totale crediti netti a 8,2% (-0,5p.p. a/a) e tasso di copertura a 51,2%; rapporto sofferenze nette/totale crediti netti a 4,2% e tasso di copertura a 61,0%
Patrimonio di vigilanza: CET1 ratio transitional pro-forma a 10,73% e CET1 ratio fully loaded pro-forma a 10,94%; Tier 1 ratio transitional pro-forma a 11,64% e Total Capital ratio transitional pro-forma a 14,36%

Core Bank

Utile netto: €640 mln (-28,5% trim/trim, -25,2% a/a) e RoAC [10] al 7,4% (10,3% escludendo le poste non ricorrenti)
Ricavi: €5,6 mld (+5,9% trim/trim, +1,6% a/a)
Costi Totali: €3,3 mld (+1,3% trim/trim, -0,8% a/a), rapporto costi/ricavi al 58,4% (-2,7p.p. trim/trim, -1,4p.p. a/a)
Qualità dell’attivo: rettifiche su crediti a €723 mln (+31,9% trim/trim, -4,8% a/a), costo del rischio a 66pb (+15,7pb trim/trim, -5,8pb a/a)

Esercizio 2015 – Principali Dati Finanziari

Gruppo

Utile netto: €1,7 mld (-15,6% FY/FY) e RoTE a 4,1% (5,4% escludendo le poste non ricorrenti)
Ricavi: €22,4 mld (-0,7% FY/FY)
Costi Totali: €13,6 mld (+0,8% FY/FY), rapporto costi/ricavi del 60,8% (+0,9p.p FY/FY)
Qualità dell’attivo: rettifiche su crediti a €4,1 mld (-4,1% FY/FY), costo del rischio a 86pb (-3,6pb FY/FY)

Core Bank

Utile netto: €3,2 mld (-13,2% FY/FY) e RoAC a 8,9% (10,3% escludendo le poste non ricorrenti)
Ricavi: €22,3 mld (+0,6% FY/FY)
Costi Totali: €13,1 mld (+1,3% FY/FY), rapporto costi/ricavi del 58,7% (pressoché invariato FY/FY)
Qualità dell’attivo: rettifiche su crediti a €2,5 mld (+14,9% FY/FY), costo del rischio a 56pb (+6,3pb FY/FY)

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Note

[1]Le poste straordinarie si riferiscono a: (i) oneri di ristrutturazione legati al Piano Strategico (-€214 mln al netto delle imposte), (ii) impatti per la valutazione di Ukrsotsbank (-€298 mln netti), (iii) contributi straordinari per i Single Resolution Fund in Italia e Polonia (-€173 mln netti), (iv) accantonamenti su crediti denominati in CHF in Croazia (-€138 mln netti) e (v) imposte (+€287 mln netti).

[2]RoTE = Utile netto / Patrimonio netto tangibile medio (esclusi gli strumenti Additional Tier 1).

[3]Assumendo (i) uno scrip dividend per l’esercizio 2015 di €12 centesimi per azione con una proporzione attesa di distribuzione pari a 75% azioni – 25% cash (ii) il pieno assorbimento delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento fiscale dell’avviamento e alle perdite fiscali pregresse e (iii) l’eccesso di capitale del patrimonio netto di terzi di Pekao calcolato assumendo una soglia del 12%.

[4]Tutti i ratios assumono uno scrip dividend per l’esercizio 2015 di €12 centesimi per azione con una proporzione attesa di distribuzione pari a 75% azioni – 25% cash. Ai fini regolamentari, il CET1 ratio transitional è pari a 10,59%, il Tier 1 ratio transitional a 11,50% e il Total Capital ratio transitional a 14,23%.

[5]Tutti i ratios assumono uno scrip dividend per l’esercizio 2015 di €12 centesimi per azione con una proporzione attesa di distribuzione pari a 75% azioni – 25% cash. Ai fini regolamentari, il leverage ratio transitional è a 4,63%.

[6]Calcolato come rapporto tra sofferenze nette pari a €19,9 mld e il totale dei crediti netti pari a €474 mld.

[7]Associazione Bancaria Italiana – Campione composto da ca. l’80% del settore bancario italiano, che include l’esposizione verso famiglie e aziende non finanziarie.

[8] Le Attività Finanziarie Investite (AFI) includono depositi della clientela e le attività di risparmio amministrato (risparmio gestito – AuM – e amministrato – AuC).

[9] Full Time Employees

[10]RoAC = Utile netto/ Capitale allocato. Il capitale allocato è calcolato pari al 9,25% degli RWA, incluse le deduzioni per shortfall e le cartolarizzazioni.


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