CNH Industrial annuncia una stima preliminare degli impatti derivanti dalla riforma fiscale statunitense e da altre tematiche fiscali, nonché il deconsolidamento delle sue attività in Venezuela

In data 22 dicembre 2017 gli Stati Uniti d’America hanno reso esecutivo il “Tax Cuts and Jobs Act” (la “Riforma fiscale U.S.”) che prevede, tra l’altro, la riduzione dell’aliquota fiscale per le imprese, l’adozione di un sistema fiscale territoriale e un’imposta sugli utili accumulati dalle controllate estere di società statunitensi.

A seguito della Riforma fiscale U.S. e di alcuni cambiamenti nelle normative fiscali implementati nel Regno Unito e in altri paesi, CNH Industrial ha stimato che il suo risultato netto consolidato per il quarto trimestre 2017 includerà un onere fiscale non-cash fino a 125 milioni di dollari secondo gli US GAAP (e un beneficio fiscale non-cash di 20 milioni di dollari secondo gli IFRS). Tali importi sono stati stimati sulla base delle informazioni attualmente disponibili e si riferiscono principalmente all’imposta sugli utili accumulati dalle controllate estere, allo storno di attività/passività per imposte differite a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale per le imprese, nonché all’impatto derivante dalla svalutazione di attività per imposte differite.

CNH Industrial continuerà a valutare la Riforma fiscale U.S. e gli altri cambiamenti nelle normative fiscali per determinarne l’impatto complessivo sul proprio bilancio.

Inoltre, quale conseguenza di un’accelerazione nel deterioramento nelle condizioni in Venezuela, incluso il persistere delle restrizioni valutarie che impediscono qualsiasi pagamento fuori dal paese, CNH Industrial è giunta alla determinazione di non essere più in grado di controllare le proprie attività in Venezuela e ha deciso di deconsolidarle con efficacia 31 dicembre 2017. CNH Industrial contabilizzerà pertanto un onere, ante e post effetto fiscale, di circa 90 milioni di dollari secondo gli US GAAP (50 milioni di dollari secondo gli IFRS).

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