ONU: Sanasi D’Arpe, servono le risorse private contro la fame nel mondo

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“Non si può vincere la fame nel mondo se non si trasformano miliardi di dollari di risorse private in investimenti di sviluppo nei paesi poveri e non si garantiscono condizioni di maggiore libertà, economica e politica, e di giustizia alle popolazioni emarginate del mondo”. E’ quanto affermato dal prof. Vincenzo Sanasi D’Arpe, presidente del World Food Programme Italia, l’agenzia dell’Onu per combattere la fame nel mondo.

Aprendo i lavori del workshop sui Sustainable Development Goals, gli obiettivi indicati dall’Onu per lo sviluppo sostenibile del pianeta – organizzato dal WFP Italia insieme a Diplomatia, l’associazione cui aderiscono ambasciatori, esponenti delle istituzioni e del mondo economico che promuove incontri informali sui temi di rilievo internazionale – il Presidente del W. F. P. Italia, Sanasi D’Arpe ha sottolineato: “Anche se combattere la fame ed eradicare la povertà, rappresentano i primi obiettivi di sostenibilità che le Nazioni Unite hanno messo in agenda fino al 2030, non bisogna dimenticare che tutti i 17 obiettivi sono profondamente interconnessi fra loro e l’uguale accesso alle risorse deve andare di pari passo con un crescente e diffuso accesso ai diritti umani fondamentali. Per questo è di primaria importanza che gli Stati si dotino di ordinamenti efficienti e trasparenti, perché non deve esistere libertà senza giustizia”.

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