I risultati delle elezioni statunitensi definiscono le priorità politiche

Capital Group -

Ora che i risultati delle elezioni americane sono pressochè definitivi, l’attenzione degli investitori si sta spostando sulle implicazioni politiche di una presidenza di Joe Biden. In conclusione: non bisogna aspettarsi grandi cambiamenti radicali negli anni a venire.

Con un Democratico alla Casa Bianca e i Repubblicani che probabilmente manterranno il controllo del Senato, sarà difficile realizzare cambiamenti significativi in un contesto conosciuto come quello dello stallo di Washington. Questa potrebbe rivelarsi la migliore situazione per entrambi i mondi dal punto di vista degli investimenti.

“Immaginando lo scenario base di un governo diviso, eventuali aumenti fiscali rilevanti dovrebbero essere fuori discussione almeno per i prossimi due anni”, afferma Jason Bortz, consulente senior di Capital Group specializzato in questioni fiscali e previdenziali. “Penso che il taglio fiscale del 2017, il prodotto distintivo della presidenza Trump, resterà in vigore”.

Ovviamente si tratta di un risultato che dipende dal mantenimento della maggioranza Repubblicana al Senato, per il quale non abbiamo ancora avuto l’esito di tutte le corse, osserva Bortz. Si prevedono due ballottaggi per il Senato in Georgia il 5 gennaio che potrebbero cambiare l’equazione. Tuttavia, sono passati 20 anni da quando un Repubblicano ha perso una corsa al Senato in Georgia, che richiede una maggioranza assoluta per vincere un ufficio a livello statale.

L’incertezza politica persiste

Oltre alla questione irrisolta della Georgia, resta un certo grado di incertezza circa i risultati delle elezioni presidenziali. Mentre Biden è stato dichiarato vincitore dalle principali società di informazione, la campagna Trump ha presentato una serie di cause legali per il controllo dei risultati, sostenendo la presenza di brogli elettorali e altre irregolarità in diversi stati chiave. È probabile che vi sarà un riconteggio dei voti anche in Georgia e potenzialmente in altri stati chiave in cui i media hanno dichiarato Biden vincitore.

Nonostante sia improbabile che questi sforzi modifichino il risultato, non possono neanche essere completamente ignorati, afferma l’economista politico di Capital Group Matt Miller.

“Penso che dobbiamo prepararci ad alcune settimane di battaglia”, afferma Miller. “Il team di Trump perseguirà ogni azione legale possibile e potrebbero esserci delle svolte prima della fine. Dal punto di vista di un investitore, tutto ciò che possiamo fare è mantenere la calma e attendere mentre si concludono i procedimenti”.

Priorità politiche in corso di sviluppo

Cosa potrebbe cambiare sotto l’amministrazione Biden?

La priorità assoluta sarà un progetto di stimolo per contrastare gli effetti del COVID, che potrebbe essere attivato persino prima dell’Inauguration Day. È un’idea che ha un sostegno bipartisan; tuttavia, i Democratici e i Repubblicani finora non sono stati in grado di concordare un importo in dollari, situazione che potrebbe cambiare ora, all’indomani dell’Election Day.

“Sono cautamente ottimista sul fatto che il Senato possa lavorare con la Camera dei rappresentanti per ottenere dei risultati, dopo che si saranno calmate le acque”, afferma Reagan Anderson, vicepresidente senior del team per le relazioni con il governo di Capital Group. “Secondo le mie stime, vi è un sostegno bipartisan per circa 1 trilione di dollari di spesa, che è la metà rispetto al precedente disegno di legge, ma è probabilmente un compromesso che i leader Repubblicani e Democratici possono accettare”.

Altre priorità dell’amministrazione Biden potrebbero includere: il progetto di una modesta spesa per le infrastrutture, la riforma dell’immigrazione e la riforma dei prezzi dei farmaci, tutte con un certo sostegno anche da parte dei Repubblicani. Probabilmente anche l’ambiente e il cambiamento climatico si sposteranno in cima alla lista delle priorità, comprese le politiche per incoraggiare gli investimenti verdi e una maggiore informazione relativa alle questioni ambientali, sociali e di governance (ESG).

D’altro canto, finché il Congresso rimane diviso, è improbabile che proposte specifiche di politica fiscale vedano la luce, compresi gli aumenti delle imposte sul reddito individuale e societario, l’aumento delle imposte sui redditi da capitale e l’introduzione di un’imposta sulle transazioni finanziarie.

“Inoltre, non ci aspettiamo alcun cambiamento per quanto riguarda l’ostruzionismo del Senato o il numero di giudici della Corte Suprema, entrambe questioni scottanti durante la campagna”, aggiunge Anderson.

Politica estera

Sul fronte della politica estera, le relazioni tra Stati Uniti e Cina resteranno quasi certamente la massima priorità sotto l’amministrazione Biden, afferma Michael Thawley, economista politico di Capital Group ed ex ambasciatore australiano negli Stati Uniti. Il team di politica estera di Biden si rivolgerà alla Cina in modo più strategico e meno conflittuale di Trump, ma prenderà probabilmente una posizione più risoluta di quanto abbia fatto la precedente amministrazione con Obama.

La politica commerciale di Biden nei confronti della Cina potrebbe prendere in prestito alcune tattiche dall’amministrazione Trump, come l’uso di dazi. Le restrizioni in materia di tecnologia e investimenti rimarranno in vigore e quasi certamente saranno aumentate, anche se in modo più sistematico e mirato, aggiunge Thawley, dato il crescente sostegno di Washington verso tali misure.

“In generale, la traiettoria delle relazioni tra Stati Uniti e Cina sta diventando più chiara e i punti fondamentali non cambierebbero sotto l’amministrazione Biden”, afferma Thawley. “L’intensità della concorrenza strategica non sarà minore. In pochi anni potremmo ritrovarci con un rapporto economico bilaterale molto più definito, ma ancora sostanziale”.