BCE, attenzione al gap

-

Alla riunione di dicembre, il Consiglio direttivo pubblicherà nuove proiezioni macroeconomiche, compresa la valutazione inaugurale per il 2024. Comunicherà anche il ritmo di acquisto del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) nel corso del primo trimestre del prossimo anno, oltre a diffondere il piano di allentamento quantitativo dopo la fine del PEPP nel marzo 2022.

Attualmente la BCE acquista circa 70 miliardi di euro al mese nell’ambito del PEPP, più 20 miliardi di euro al mese nell’ambito del regolare programma di acquisto di asset (APP), un andamento che riteniamo continuerà ampiamente nel primo trimestre del prossimo anno.

Anche se non abbiamo una view forte sul mix dei programmi di acquisto di asset oltre marzo 2022, continuiamo a pensare che il Consiglio direttivo eviterà un cliff effect sugli acquisti di asset e sceglierà invece di ridurre gradualmente il ritmo dagli attuali 90 miliardi di euro al mese a un tasso stabile tra 40-60 miliardi di euro al mese nel corso del secondo trimestre del prossimo anno. Il che potrebbe potenzialmente concretizzarsi sotto forma di una dotazione di transizione post-PEPP di 200-300 miliardi di euro per nove mesi.

Pensiamo inoltre che la BCE manterrà l’attuale quadro di revisione del ritmo degli acquisti di asset su base regolare, con l’obiettivo di passare gradualmente, nel tempo, da strumento di estrazione della duration a puro strumento di segnalazione dei tassi di interesse.

Implicazioni per gli investimenti

Il sostegno della BCE rimane un’ancora per gli asset di rischio, ma le valutazioni offrono un margine limitato per la compressione degli spread. I rischi per le prospettive macroeconomiche rimangono elevati e l’attuazione della nuova strategia di politica monetaria della BCE è soggetta a incertezza.