Ebury consolida il suo modello di business in Brasile e si afferma come partner di riferimento per le PMI europee con interessi nella Regione

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Ebury, una delle principali società fintech leader a livello europeo nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio, presente in Brasile (San Paolo) da maggio 2021, ha consolidato in questi otto mesi il proprio modello di business nel Paese, affermandosi come partner finanziario di riferimento per le aziende europee e italiane che operano in questo mercato.

L’espansione di Ebury nel Paese dell’America Latina rappresenta una soluzione per le piccole e medie imprese (siano esse importatrici o esportatrici, ONG, piattaforme di e-commerce, marketplace o società di servizi) con presenza nel Paese o interessi nella regione e le cui operazioni sono, spesso, ostacolate dalla volatilità valutaria o addirittura dalla complessità della burocrazia.

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“L’arrivo di Ebury in Brasile è stato particolarmente importante per molte PMI europee, consentendo loro di aver accesso a un partner specializzato in cambi con una presenza strategica sia in Europa che in Brasile, facilitando la pianificazione e la negoziazione di operazioni di cambio in un mercato particolarmente complesso”, dichiara Claudia Bortoletto, responsabile di Ebury in Brasile. “La nostra presenza rappresenta anche un’opportunità per le aziende di e-commerce e i marketplace, che ora possono contare su soluzioni specifiche senza dover essere presenti sul territorio”, aggiunge Bortoletto.

Grazie alla expertise locale di Ebury, le aziende hanno a disposizione più soluzioni per inviare e trasferire i fondi dal Brasile, oltre a disporre di maggiori strumenti di protezione dal rischio di cambio, particolarmente utili in un mercato forex molto volatile. Inoltre, tenendo conto delle specifiche caratteristiche operative e fiscali delle operazioni di cambio in Brasile, è molto importante per le imprese avere il supporto di un team specializzato in cambi sia nel Paese che in Europa. Ebury, inoltre, sta già lavorando alla seconda fase della sua attività commerciale in Brasile: la fintech sta, infatti, ampliando la gamma di soluzioni offerte e questo culminerà nel lancio della propria piattaforma online.

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“In questi mesi abbiamo potuto presentare il modello di Ebury e verificarne la grande accoglienza da parte delle aziende locali ed estere che fanno affari all’interno del Paese”, spiega Claudia Bortoletto, che sottolinea anche che “una delle peculiarità del mercato brasiliano è relativa alla vendita del real”. Questa circostanza, a suo avviso, giustifica la presenza fisica dell’azienda in questo mercato. “Siamo di fronte a un aspetto essenziale, dal momento che il mercato dei capitali in Brasile non consente alla valuta di lasciare il Paese, a meno che la persona non sia lì e possa convertirla in euro”.

Il Country Manager di Ebury in Brasile spiega che questo paese rappresenta la porta di accesso ad altri stati dell’America Latina per le aziende fintech e, al contempo, i servizi finanziari internazionali sono molto richiesti dalle PMI della regione. “Le piccole e medie imprese hanno difficoltà a effettuare pagamenti a livello internazionale e possiamo supportarle con competenze e servizi normalmente riservati solo alle grandi aziende”, afferma.

Fondata a Londra nel 2009 dagli imprenditori spagnoli Juan Lobato e Salvador García, l’azienda ha ampliato la sua presenza sul mercato globale fino a raggiungere una rete di 24 uffici in 20 paesi e oltre 1.300 dipendenti. Il volume delle transazioni eseguite da Ebury ammonta a $ 21 miliardi all’anno.

Ebury offre soluzioni finanziarie per aiutare le PMI e le midcap a commerciare a livello internazionale; la fintech è specializzata in pagamenti e incassi internazionali, offre attività di cambio in oltre 130 valute per i mercati principali ed emergenti, nonché strategie di gestione della liquidità, finanza commerciale e gestione del rischio di cambio.