Ucraina: Farmaè (Euronext Growth Milan) lancia una campagna per aiutare donne e bambini in fuga dalla guerra

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Sono oltre 3,65 milioni le persone oggi in fuga dalla guerra in Ucraina: per questa ragione Farmaè S.p.A. – società quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, piattaforma integrata leader in Italia nei settori healthcare, beauty e wellness – lancia Farmaè Emergenza Ucraina, una raccolta fondi a favore della popolazione ucraina per sostenere il confezionamento e la distribuzione di razioni di cibo. L’azienda ha già donato 10.000 euro e invita tutti a dare il proprio contributo.

Partner del progetto è Rise Against Hunger Italia (RAH), un’organizzazione internazionale non profit impegnata nella lotta contro la fame nel mondo attraverso la distribuzione di cibo e altri aiuti umanitari in favore delle popolazioni in grave stato di emergenza. La ONG provvederà al confezionamento di RAHzioni contro la fame, che saranno poi distribuite dai partner di RAH Italia ai rifugiati.

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Per raccogliere le donazioni RAH e Farmaè hanno messo a disposizione di chi vuole sostenere l’iniziativa una piattaforma web dove è possibile donare, vedere in tempo reale l’andamento della campagna di crowfunding, che parte dall’importo di 10.000 euro devoluto dall’azienda, e, in un’ottica di massima trasparenza, tracciare la consegna dei pacchi alimentari.

Il link per donare: https://farmae.welfare4charity.com/home-page

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Consapevole della gravità degli impatti della guerra sulla popolazione, l’azienda lancia l’appello a contribuire ai clienti dei suoi portali di e-commerce Farmaè e AmicaFarmacia ma anche a chi non lo è: proprio per cercare di coinvolgere più persone possibili si è scelto di non mettere il link sui portale di e-commerce nella fase di check out ma di svincolarlo dall’acquisto. Il link per donare è inviato tramite newsletter a tutti i clienti e fornitori ed è pubblicizzato nelle home page dei siti del gruppo.

Sottolinea Riccardo Iacometti, Founder e Amministratore Delegato di Farmaè S.p.A. : “Il conflitto in Ucraina ci ha molto colpiti e abbiamo sentito la necessità a impegnarci in prima persona. Si tratta di una tragedia geograficamente vicina che ha un impatto molto forte sulla popolazione civile: oltre ai 3,65 milioni di profughi, sono oltre 6,5 milioni gli sfollati interni, cioè le persone che per sfuggire al conflitto hanno dovuto abbandonare le proprie case e cercare rifugio in altre zone del paese. Si tratta per la maggior parte di donne e bambini perché gli uomini sono stati tutti chiamati a combattere. Per questa ragione, non ci sembrava sufficiente fare una donazione ma abbiamo scelto di utilizzare i nostri canali per invitare tutti, clienti e non, ad aiutare chi in questo momento soffre ed è meno fortunato di noi”.