L’energia nucleare diventa sempre più popolare e l’ETF U3O8 targato HANetf supera i 50 milioni di dollari di AUM

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HANetf, la prima piattaforma white-label indipendente di ETF ed ETC in Europa, ha annunciato che lo Sprott Uranium Miners UCITS ETF (Ticker: U3O8) ha superato i 50 milioni di dollari di asset in gestione (AUM).

L’ETF U3O8, quotato sulle principali Borse europee lo scorso maggio grazie a HANetf, in partnership con Sprott Asset Management, segue l’indice North Shore Sprott Uranium Miners e offre agli investitori un modo semplice per accedere alla crescita del settore dell’energia nucleare attraverso l’esposizione alle società coinvolte nell’estrazione dell’uranio. Oltre ai titoli azionari dell’industria mineraria dell’uranio, l’ETF investe anche in uranio fisico attraverso “investment trust”.

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In risposta alla crisi energetica, i leader mondiali si sono rivolti a fonti di energia alternativa alle brown energy. Gli Stati Uniti, insieme agli Stati membri dell’Unione Europea, hanno stanziato fondi crescenti a sostegno dell’energia nucleare ed esteso nel tempo i piani nucleari già esistenti. La crescita del settore risulta oggi forte anche in Asia, con la Cina che si è impegnata a costruire fino a 150 nuovi reattori nucleari nei prossimi 15 anni, mentre il Giappone, nonostante il disastro di Fukushima del 2011, ha deciso di aumentare il numero dei progetti di produzione di energia nucleare.

La crescita del comparto sta portando ad un deficit dell’offerta di uranio, per questo motivo molti investitori ritengono che questa commodity sia sulla soglia di un nuovo mercato toro. A spingere questa settore, anche la decisione dell’Unione Europea di classificare l’energia nucleare come “green”, affermando così il suo indiscutibile e necessario contributo nella corsa verso il net-zero.

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John Ciampaglia, CEO di Sprott Asset Management, ha dichiarato: “L’interesse degli investitori per l’uranio continua a crescere a livello globale, in risposta alla crescente consapevolezza che l’energia nucleare è oggi fondamentale per raggiungere il target net-zero senza rinunciare alla sicurezza energetica. Il settore minerario dell’uranio è ben posizionato per beneficiare sia della crescente domanda, che dell’aumento dei prezzi di questa commodity. Nel 2022 si è registrato il più alto acquisto di uranio degli ultimi 10 anni da parte delle utility, ma il valore rimane ancora ben al di sotto del tasso di disponibilità annua delle sue scorte”.

Hector McNeil, co-CEO e co-fondatore di HANetf, ha aggiunto: “Nel 2022 è stata confermata la nostra previsione per cui i governi si sarebbero impegnati a potenziare l’energia nucleare nei loro piani energetici, spingendo molti investitori ad acquistare Sprott Uranium Miners UCITS ETF (U3O8), confermando così le nostre previsioni, discusse duranti le fasi di ideazione di questo prodotto unico e innovativo”.