Dopo gli utili di Nvidia Q2 2023, l'”hype per l’IA” continuerà a trainare la performance delle azioni?

Chris Gannatti, Global Head of Research, WisdomTree -

Ad agosto abbiamo assistito a un’altra serie di incredibili risultati da parte di Nvidia. Il fatturato del business dei data center dell’azienda è cresciuto di oltre tre volte in sei mesi, raggiungendo i 10,323 miliardi di dollari, con una crescita di oltre il 171% su base annua. L’indicazione per il trimestre in corso è ora di 16 miliardi di dollari, mentre il consensus si attestava sui 12,6 miliardi di dollari[1].

È chiaro che il treno dell’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) stia lasciando la stazione, ma è possibile che il viaggio sia appena cominciato. Quando gli investitori esaminano la valutazione avute da Nvidia è normale focalizzarsi su due fattori principali. Il primo è se si rivelerà vera la previsione secondo cui la dimensione totale del mercato dei semiconduttori che consentono l’accelerazione dell’IA sarà di circa 150 miliardi di dollari nel 2027 (potrebbe essere troppo alta o, al contrario) troppo bassa). Il secondo riguarda la quota di mercato che Nvidia stessa potrà mantenere.

In base a ciò che vediamo oggi, il rischio più grande per il dominio ininterrotto di Nvidia nel campo delle risorse di calcolo per l’IA è che i “Big 3” tra i fornitori di cloud progettino i propri chip e incentivino i loro clienti a utilizzarli per i loro carichi di lavoro relativi all’IA.

Sebbene Nvidia possa essere percepita come il fulcro del megatrend dell’IA, esemplificando le speranze e le previsioni di molti riguardo all’argomento, le unità di elaborazione grafica (GPU) di Nvidia non operano in modo isolato. Nvidia, infatti, non produce neanche i chip fisici.

TSMC crea gli attuali chip H100 che le aziende si stanno affrettando ad acquistare. TSMC è il più importante produttore di semiconduttori al mondo. Con tutta l’attenzione rivolta all’IA, si potrebbe pensare che TSMC sia alle stelle (come Nvidia), ma in realtà non è così.

Anche se i semiconduttori legati all’IA dominano i titoli dei giornali, non dominano ancora l’intero mercato globale dei semiconduttori.

Riflettiamo su questa domanda: nel 2023, ci sarà una corsa all’acquisto di nuovi smartphone o personal computer da parte delle persone o delle aziende?

Si tratta di due aree importanti da monitorare quando si pensa alla totalità del mercato dei semiconduttori e, sebbene negli ultimi anni siano state in fermento, nella tendenza ciclica in atto, il 2023 sarà uno degli anni più freddi per questo tipo di domanda.

Qualcuno potrebbe sorprendersi nell’apprendere che i chip per l’IA rappresentano solo il 6% del fatturato totale di TSMC. Questo è uno dei segnali che indica che siamo ancora all’inizio del percorso per l’adozione dell’IA. Tuttavia, TMSC ha anche dichiarato che tale cifra dovrebbe crescere di circa il 50% all’anno per i prossimi cinque anni e, nel 2027, i chip legati all’IA dovrebbero rappresentare circa il 13% del suo fatturato totale[2].

Come potrebbe evolversi la performance del tema dell’IA da questo punto in poi?

Ora che il 2023 sta per concludersi, sappiamo che l’IA è stata un catalizzatore per alcune delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, che hanno spinto i mercati azionari statunitensi al rialzo per la maggior parte dell’anno in corso. Dopo un 2022 difficile, il passaggio da una performance negativa a una positiva è stato accolto con favore. Tuttavia, sappiamo che gli investitori sopravvalutano il breve termine e sottovalutano il lungo termine, quindi è possibile che il viaggio dell’IA richieda più tempo e che la relativa performance sia caratterizzata da alti e bassi. L’aspetto più particolare è che stiamo già assistendo a performance eterogenee in tutto il settore.

Conclusioni: cavalcare la tendenza pluriennale dell’IA

La ricerca e i progressi nel settore dell’IA non si fermano mai. In un anno come il 2022 era quasi impossibile parlarne a causa delle scarse performance del mercato e di uno scenario macro difficile. Ora, nel 2023, è quasi impossibile non parlarne e le persone stanno cercando esposizione in innumerevoli modi. Possiamo pensarla in questo modo:

Nvidia si è mossa molto e potrebbe continuare a farlo, ma nella seconda metà del 2023 è difficile razionalizzare la prosecuzione della corsa a Nvidia come unico titolo nel breve termine. Abbiamo assistito a un grande interesse per le strategie incentrate sui semiconduttori, ma in realtà di Nvidia ce n’è una sola.

Il Nasdaq 100 Index attribuisce una ponderazione estremamente elevata ai vertici, ovvero a un gruppo ristretto di società tecnologiche di grandi dimensioni. Molte di queste aziende hanno sviluppato o stanno sviluppando grandi modelli linguistici a favore dell’IA. È possibile che l’IA sia il catalizzatore che manterrà la crescita dei titoli azionari statunitensi nel prossimo decennio e che farà sì che queste società continuino a trainare le azioni.

Quella del software è un’area interessante da prendere in considerazione. Durante la prima parte del 2023, molti pensavano che nel corso dell’anno si sarebbe verificata una potenziale recessione. La spesa relativa al software non era necessariamente in crescita. Nella seconda metà dell’anno, mentre l’idea di una recessione sta svanendo, l’idea di “spesa relativa al software” coincide sempre più con quella di “spesa relativa all’IA”. Una delle aree che continuiamo a esaminare è quella della sicurezza informatica: ogni volta che i clienti iniziano ad accedere a nuove tecnologie, è necessario prestare maggiore attenzione alla sicurezza.