Mercato smartphone, l’ora del riflusso

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Entrati ormai stabilmente a far parte delle nostre vite, gli smartphone sono diventati strumenti di cui a quanto pare non possiamo più fare a meno, per una vasta serie di motivi che coinvolgono la quotidianità. A livello di economia globale, il mercato inerente, dopo tanti anni di continua e incessante crescita, vede però ora una naturale fase di calo, a cui peraltro resistono determinate categorie di prodotti.

Ogni giorno con noi

Quando il mercato tecnologico venne invaso dal fenomeno smartphone, probabilmente in pochi avrebbero potuto immaginare una tale ascesa, così prepotente, al punto di trasformare questi oggetti in compagni di viaggio da tenere sempre sotto mano nell’arco di tutte le nostre giornate. Inizialmente concepiti per comunicare in modo più rapido, e per poter navigare su web direttamente dal telefono, sono poi stati sviluppati senza soste, in termini di efficienza e funzionalità, sino a diventare infiniti contenitori di app e risorse.

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Oggi è diventato praticamente impensabile fare a meno degli smartphone, per tutta una serie di fattori che coinvolgono l’apparato ludico, le varie forme di svago, gli intrattenimenti visivi e sonori, la condivisione in tempo reale di informazioni, ma anche motivazioni di carattere lavorativo e professionale. Tra le numerosi variabili che ne coinvolgono l’utilizzo un posto ormai non secondario è occupato anche dal gioco in rete, con l’opportunità in pochi istanti di connettersi a piattaforme come casino.betfair.it/ e occupare un po’ del proprio tempo con una vasta gamma di titoli di alto tenore grafico. Dalle pagine principali di questi operatori del settore si sviluppano infatti ramificazioni che coinvolgono slot, roulette, originali proposte di blackjack online, giochi dal vivo con dealer reali e ulteriori opzioni.

Nonostante ciò, anche il mercato relativo agli smartphone vede adesso una fase di contrazione; probabilmente un periodo prevedibile, dopo tanti anni di ascesa, dovuto alla generale congiuntura economica mondiale.

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Chi tiene e chi fatica

Non è il caso di parlare di crisi. I numeri non sono così impietosi, e mostrano una fase di calo che non porta ancora a rischi di crollo. Però è indubbio che certe cifre siano esplicative, ad esempio il fatto che nel secondo trimestre 2023 ci sia stato un peggioramento del 5%, nel confronto con il trimestre precedente, e dell’8% nel confronto su scala annuale. Ciò è dovuto come detto a congiunture universali, oltre che al parallelo sviluppo del comparto ricondizionato, sfruttato da numerosi utenti per compiere acquisti a prezzi ribassati.

La diminuzione delle vendite si lega in ogni caso a prodotti in particolare racchiusi nelle fasce media e bassa. Il settore premium, dunque indirizzato versi telefoni di elevata gamma, occupa oltre il 20% della totalità, e conferma valori in ascesa. Se ne deduce che chi può permettersi spese sostenute ancora non lesina l’opzione di regalare o comprare per sé smartphone di notevole caratura, mentre gli utenti con meno disponibilità tendono a prendere decisioni volte se possibile al risparmio.

Come detto, si tratta comunque di una situazione in divenire, destinata peraltro già a mutare nel 2024, con previsioni analitiche volte a un probabile rialzo complessivo del mercato.