Bitcoin: cosa ha causato e dove può arrivare il rally di mercato

-
- Advertising -

Nella giornata di ieri, 4 marzo 2024, il Bitcoin ha toccato il suo nuovo valore massimo da quando è stato creato, arrivando anche a superare (su alcune piattaforme di scambio) la soglia dei 69mila dollari, prima di contrarsi nuovamente e tornare attorno a 63mila. A guidare questo rally, che ormai si sta protraendo da settimane, concorrono molti fattori, il primo dei quali è sicuramente l’afflusso di capitali che gli ETF sulla criptovaluta, lanciati negli Stati Uniti lo scorso 11 gennaio, stanno registrando, in particolar modo negli ultimi giorni. Per dare un’idea del fenomeno, dei 7,4 miliardi di dollari circa che il nostro ARKB ETF ha accumulato dalla sua emissione, 2 miliardi sono stati raccolti nell’ultima settimana, mentre l’ETF di Blackrock, in meno di 7 settimane ha accumulato più di 10 miliardi di masse gestite; una quota che gli ETF sull’oro hanno toccato solamente dopo 2 anni. Inoltre, ieri si è registrato il secondo maggior volume di scambi di BTC di sempre, per un valore di circa 5,5 miliardi di dollari. Infine, è fondamentale considerare che grandi istituti bancari come Wells Fargo e Bank of America’s Meryill Lynch hanno iniziato a offrire la possibilità di esporsi ai BTC ETF, affiancandosi a Morgan Stanley. Tutto ciò dimostra il crescente interesse e convinzione da parte dei nuovi player di mercato che, però, non avevano mai avuto la possibilità di esporsi alle criptovalute attraverso un veicolo di investimento istituzionalizzato e regolamentato come quello che ora abbiamo negli Stati Uniti e che in Europa è stato lanciato 5 anni fa con gli ETP.

In secondo luogo, la scorsa settimana il tasso di finanziamento annualizzato per i futures perpetui sul Bitcoin su Binance ha superato il 100% per la prima volta in oltre un anno, segnalando un notevole fervore in questo mercato. Ciò suggerisce che i prezzi dei contratti future fossero leggermente superiori a quelli del mercato spot sottostante. Inoltre, si è anche verificato un elevato volume di liquidazioni allo scoperto, il che significa che un gran numero di venditori “short” sono stati costretti a riacquistare l’asset per coprire le proprie posizioni. Questo improvviso aumento della domanda può accelerare ulteriormente la crescita dei prezzi, creando un ciclo positivo.

- Advertising -

 

Infine, il terzo e ultimo punto da considerare è esterno al mondo degli ETF e riguarda il grado di innovazione senza precedenti che il Bitcoin si sta trovando ad attraversare, con soluzioni ideate da terze parti che si pongono l’obiettivo di ampliare i casi d’uso della criptovaluta, in un processo simile a quello vissuto da Ethereum alla fine del 2020. Per fare alcuni esempi, negli ultimi anni sono state lanciate soluzioni come Stacks e Lightning Network, che hanno cercato di introdurre funzionalità più complesse, e ora stiamo assistendo a un afflusso di nuovi protocolli che si imbarcano nella stessa missione, che è un’impresa senza precedenti, volta a rilanciare un network ritenuto troppo semplice, vecchio e limitato ai soli pagamenti fino ad appena 2 anni fa.

Tuttavia, al di là delle contingenze che hanno innescato il rally, ciò che gli investitori si chiedono maggiormente è piuttosto se questo può proseguire. Per rispondere a questa domanda, è necessario osservare un indicatore “on-chain” fondamentale, ovvero lo score MVRV Z. Questo parametro fornisce informazioni sul posizionamento di mercato del Bitcoin, confrontando il suo valore di mercato attuale rispetto al suo valore realizzato (ottenuto attraverso il prezzo medio di tutti gli acquisti di BTC, tenendo conto del prezzo a cui ciascun Bitcoin è stato spostato l’ultima volta sulla blockchain e non del prezzo di mercato attuale). Storicamente, un “punteggio Z” elevato suggerisce una potenziale sopravvalutazione, mentre un punteggio basso suggerisce una sottovalutazione. Attualmente, lo MVRV Z si trova in un intervallo relativamente più basso rispetto ai livelli raggiunti da a marzo e a novembre del 2021, ciò implica che il Bitcoin è ancora visto come “un buon affare” dai player mercato.

- Advertising -

In conclusione, è importante ricordarsi che l’MVRV Z è comunque solo uno dei tanti strumenti a nostra disposizione e dovrebbe essere sempre confrontato con altri indicatori per prendere decisioni informate e ponderate. Infatti, con il 99,9% dell’attuale offerta circolante in positivo, potremmo potenzialmente aspettarci che il Bitcoin subisca delle vendite nel breve termine da parte di quegli investitori che vogliono garantirsi i profitti conseguiti. Tuttavia, noi di 21Shares riteniamo che a queste seguirà una continuazione del rally, in vista del tanto atteso halving, che avrà luogo il prossimo 18 aprile.