LVMH annuncia i risultati della strategia ambientale al 2023

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A seguito del Summit LIFE 360 (LVMH Initiatives For the Environment) tenutosi a Parigi presso l’Unesco lo scorso 14 dicembre, si è svolto mercoledì 6 marzo presso la Manifattura Tabacchi di Firenze, in Italia, il primo Summit regionale LIFE 360 a cui hanno partecipato i referenti interni locali per l’Ambiente e i Direttori della Sostenibilità. Durante l’evento, il Gruppo ha annunciato i primi risultati globali del programma LIFE, con un focus sul modo in cui i suoi quattro pilastri (Circolarità creativa, Biodiversità, Clima, Tracciabilità e Trasparenza) sono stati implementati in Italia. È seguita una Convention di due giorni sulle iniziative ambientali del Gruppo e sulle innovazioni legate alla architettura sostenibile. In questa occasione, il Gruppo ha riunito più di 50 dei suoi leader, insieme a partner e fornitori nel settore delle costruzioni, per condividere le loro migliori pratiche e partecipare a una mostra incentrata sull’architettura verde e sui materiali sostenibili.

“Essendo l’Italia la sede di sei delle iconiche Maison del Gruppo, oltre che di 35 manifatture, per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi di Scope 3, sia in termini di emissioni di carbonio che di impatto sull’acqua e sulla biodiversità, la mobilitazione dei fornitori è essenziale. Dalla pelletteria, alla gioielleria, all’industria calzaturiera, fino al retail, all’ospitalità e alla ristorazione, il Gruppo in Italia dà lavoro a una rete di 5.000 tra fornitori e subappaltatori, che rappresentano oltre 200.000 persone. LVMH si impegna a sostenerli con il programma LIFE 360 Business Partners”, ha spiegato Hélène Valade, Environment Development Director LVMH

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LIFE 360 – obiettivi realizzati nel 2023

  • Circolarità creativa: LVMH ha raggiunto l’obiettivo di offrire nuovi servizi circolari nel 2023. Come parte di una nuova organizzazione per tutte le Maison italiane al fine di migliorare l’efficienza della gestione dei rifiuti, Fendi ha sviluppato un ambizioso sistema di gestione dei rifiuti per riciclare e dare nuova vita alle materie prime a fine stock e ai prodotti finiti invenduti. Per farlo, ha stretto una partnership con Green Line e Reverso™. Green Line è un’azienda italiana, partner della filiera circolare e sostenibile Reverso™, che raccoglie e ricicla tessuti e prodotti tessili. Grazie a questa preziosa collaborazione, siamo riusciti a riciclare lana, cotone e denim e a reinserirli nella filiera Reverso™. I tessuti a fibre miste vengono trasformati in un materiale innovativo che viene poi reinserito nel ciclo dell’industria della moda o dell’auto. In stretta collaborazione con Acqua di Parma, Berluti, Bulgari, Celine e Louis Vuitton, la Maison ha inoltre svolto un ruolo di primo piano nella costruzione del lancio di una nuova iniziativa circolare, che mira a promuovere la circolarità dei prodotti inutilizzati, invenduti o difettosi, seguendo il modello di LVMH Circularity in Francia. Nel 2023, Loro Piana ha lanciato la capsula LORO, il primo esempio di prodotti Loro Piana contenenti una certa quota di cashmere riciclato. Cova Pasticceria adotta un approccio no-waste in tutti i suoi processi produttivi e dona gli avanzi di cibo a organizzazioni benefiche, per garantire che il cibo non venga mai sprecato. Per Thelios, tutti i prodotti invenduti vengono riutilizzati e riciclati a livello globale.
  • Biodiversità: Dopo aver contribuito alla rigenerazione di 3,1 milioni di ettari entro la fine del 2023, LVMH sta proseguendo i suoi sforzi per raggiungere l’obiettivo di rigenerare 5 milioni di ettari entro la fine del 2030. In continuità con queste iniziative, il Gruppo ha attuato un piano di efficienza idrica per ridurre l’impronta del consumo idrico complessivo del Gruppo del 30% entro il 2030. Nel settore della moda e della pelletteria, la Maison italiana Loro Piana ha ridotto il consumo di acqua del 25% nel periodo 2019-2023 e prevede di fare ancora meglio nel 2024, in particolare grazie all’installazione di impianti di riciclo delle acque reflue nel suo stabilimento principale. Fendi ha anche lanciato la seconda fase del suo progetto di pelliccia sviluppata in laboratorio. La ricerca ha prodotto con successo una fibra di visone ricavata dalla cheratina e lievito.
  • Clima: L’obiettivo di LVMH per il 2026 è una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra attribuibili al consumo di energia (rispetto al 2019). Nel 2023, LVMH ha raggiunto una diminuzione del 28% delle sue emissioni di gas serra (Scope 1 e 2, ovvero emissioni dirette) in termini assoluti (rispetto al 2019) e l’Italia ha contribuito in modo significativo a questo risultato. Nel 2023, il sito toscano di Fendi a Capannuccia (30.000 m²) è stato il primo stabilimento di pelletteria a ottenere la certificazione LEED Platinum (su gestione delle acque, scelta dei materiali, acustica, energia fotovoltaica). Il sito di Manifattura Berluti vicino a Ferrara utilizza energia rinnovabile al 100%. Tutti i negozi Loro Piana e tutti i loro siti produttivi in Italia (10 in totale) sono alimentati con energia proveniente da fonti rinnovabili. Il laboratorio di calzature Louis Vuitton di Fiesso d’Artico dispone di un sistema geotermico e di pannelli fotovoltaici. La Manifattura Bulgari a Valenza mira a essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio. Il sito produttivo e il 100% dei siti dedicati alla logistica di Thelios sono certificati ISO 14001.
  • Tracciabilità e trasparenza: Il Gruppo, che si era prefissato l’obiettivo della “tracciabilità completa” entro il 2026, è sulla buona strada per raggiungerlo. I tassi di certificazione delle principali catene di approvvigionamento di LVMH sono aumentati significativamente negli ultimi due anni. Le Maison italiane seguono questa tendenza: Fendi ha ottenuto un punteggio del 58% nel Fashion Transparency Index, in aumento rispetto al 53% del 2022. Inoltre, l’azienda pubblica l’elenco dei suoi fornitori Tier 1 sul proprio sito web. Nel marzo 2023, Loro Piana ha lanciato un nuovo strumento di tracciabilità per tutti i suoi prodotti Gift of Kings, utilizzando Aura Blockchain.

LVMH Sustainable Store Planning diventa “THE GUILD”

Per la prima volta in Italia, il Gruppo ha rivelato risultati tangibili durante la Convention di due giorni sulle iniziative ambientali del Gruppo e sulle innovazioni legate all’ architettura sostenibile. Il Gruppo LVMH ha più di 6.000 boutique in tutto il mondo, di cui 256 in Italia, l’83% delle quali sono completamente illuminate a LED. I negozi sono un’interfaccia essenziale con i clienti e, come tali, devono essere esemplari in termini di gestione ambientale. Rappresentano una parte importante dello Scope 2 e costituiscono lo Scope 3 per i proprietari commerciali quando le boutique si trovano all’interno di department store. Ecco perché il Gruppo lavora da tempo per migliorare le prestazioni ambientali delle sue Maison.

Il 7 marzo, primo giorno della Convention, oltre a un’introduzione di Hélène Valade, Environmental Development Director del Gruppo, Alberto Fabbri, Presidente LVMH Italia, e Christian Galichon, Direttore degli Acquisti, hanno condiviso le linee guida durante la sessione plenaria del mattino.

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“The Guild”, la Strategia Globale SSP (Sustainable Store Planning) per la regione Europa del 2024, è stata presentata da Nicolas Martin, Responsabile della Pianificazione Sostenibile dei Punti Vendita del Gruppo, insieme a Jean-Romain Theil, Responsabile Sourcing, Retail Operations & Finance. L’idea alla base di questo nuovo nome è quella di migliorare la collaborazione tra operatori interni ed esterni, siano essi store planner, reparti acquisti e finanza, general contractor, uffici di ingegneria o architetti.

Durante questa sessione, il team ha lanciato ufficialmente la 5° edizione di LVMH LIFE in Stores Awards, con una cerimonia che si terrà nella sede centrale di avenue Montaigne a dicembre 2024. Questa sfida si svolge ogni due anni all’interno del Gruppo e riguarda 8 categorie di architettura sostenibile.

Nel pomeriggio, Maison come Bulgari e Celine, insieme a vari partner tra i quali appaltatori general e fabbricanti di tessuti, sono stati invitati a condividere le loro migliori pratiche dell’ultimo anno. Data l’estrema urgenza della situazione ambientale, LVMH ritiene che le sfide della sostenibilità possano essere superate solo attraverso la collaborazione e il lavoro di squadra. Le due giornate hanno avuto lo stesso filo conduttore: la cooperazione tra le Maison, i vari dipartimenti, ma più in generale la collaborazione con tutti i consulenti, gli architetti, i partner fino ai locatori e alle municipalità.

#joiningforces

Per affrontare la sfida di una migliore cooperazione, LVMH Environment ha sviluppato una sorta di gaming con SNCF Impact Lab, per imparare 9 soft skills che permettono una migliore cooperazione tra persone e aziende. È solo attraverso un cambiamento di comportamento che un progetto come quello di Milano Montenapoleone, che coinvolge tre negozi LVMH nello stesso edificio (Bulgari, Tiffany e Louis Vuitton) e il Comune di Milano attraverso le condutture condivise per il raffreddamento Climespace, potrà essere realizzato per il 2025.

Durante le due giornate è stata organizzata una mostra sui materiali più ecologici per i negozi con Nature Squared, un fornitore di materiali per l’architettura sostenibile, che utilizza materiali innovativi derivati dalla natura, soprattutto per le finiture, come conchiglie, madreperla, piume, ecc.

Nella seconda e ultima giornata, dell’8 marzo, dopo il discorso di apertura del Sindaco di Firenze Dario Nardella (città molto attenta alle questioni climatiche), ESA Engineering, Eurac Research, Unibail-Rodamco-Westfield e Green Leaf – Università della Valle D’Aosta hanno condiviso i loro punti di vista sulla necessità di un futuro più sostenibile. L’evento, patrocinato dal Comune di Firenze, è stato organizzato in collaborazione con ESA Engineering, una società internazionale di consulenza multidisciplinare che fornisce servizi di consulenza ingegneristica a tutto tondo per un’ampia gamma di mercati, con un focus primario sulla fornitura di soluzioni progettuali sostenibili.

Sempre nella seconda giornata, dopo un appello di Bertrand Stalla Bourdillon, Direttore dello Sviluppo delle Prestazioni Retail, si è costituita un GUILD sull’architettura sostenibile, a partire da 6 rinomati architetti. Questa cerchia di architetti visionari ha riunito, in un’ottica di networking: Franklin Azzi (Franklin Azzi Architecture), Aser Gimenez Ortega (MVRDV), Patricia Viel (ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel), Christoph Roettinger (Herzog & de Meuron), che già lavorano con il Gruppo, e João Albuquerque (Bjarke Ingels Group) così come Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects).