Mondo del lavoro. Si inverte la tendenza del precariato nel Paese. Ma lo smart working vince sempre

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NOMISMA (POMA)/ISTAT OCCUPATI: “NEL PAESE SI STA INVERTENDO DECISAMENTE LA TENDENZA DEL PRECARIATO”

Il lavoro diventa sempre più stabile . È uscito il dato occupazionale di gennaio 2024 che tratteggia un mercato del lavoro in lieve flessione di 34mila unità (-0,1%). Il dato interessante è che, come ormai accade da mesi, a calare sono i lavoratori a termine. Infatti, nei dodici mesi l’occupazione per i dipendenti permanenti cresce del +2,4% mentre scende del -1,1% per i dipendenti a termine.

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“Si sta invertendo decisamente la tendenza del precariato nel Paese e questo avviene per un motivo preciso. In molte regioni del Nord le imprese faticano a trovare personale. Una volta individuati giovani promettenti (a qualsiasi livello di scolarità) l’impresa tende a fidelizzarli velocemente attraverso un contratto a tempo indeterminato, che talvolta può non essere sufficiente a trattenerli in azienda data l’elevata concorrenzialità tra le imprese nell’accaparrarsi risorse umane” – commenta Lucio Poma, Capo economista di Nomisma, in merito ai dati ISTAT sull’occupazione.

Il mondo del lavoro

L’ufficio del futuro sarà biofilico, ovvero un luogo capace di favorire l’integrazione dell’uomo con la natura, il benessere fisico e mentale dei lavoratori, ma anche in grado di ispirare e ospitare momenti di condivisione. Questi sono i risultati di una ricerca svoltasi nel 2023. “L’ufficio del futuro sarà smart e sostenibile, per favorire la collaborazione e l’interazione fra lavoratori” dichiarava Marco Leone, di Nomisma.

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“Abbiamo riscontrato da parte dei lavoratori una certa ritrosia a rientrare tutti i giorni in ufficio: un po’ perché si è scoperta la comodità di lavorare da casa, un po’ per le difficoltà nei movimenti; le aziende, dall’altro lato, preferirebbero avere il lavoratore in ufficio perché questo garantisce una maggiore produttività e per una maggiore possibilità di interazione.”

L’ufficio sostenibile

Un trend più generale è quello di un ufficio sostenibile, da un punto di vista ambientale, ma anche sociale. “Questo serve per risparmiare denaro e per trasmettere dei valori, una brand identity, una sensibilità ai temi di sostenibilità che oggi le persone vanno a ricercare. Questo è un ulteriore incentivo e ce lo confermano i direttori del personale per poter trattenere le persone più valide in azienda” – ricordava appunto Marco Leone.

In conclusione, a guidare la scelta della sede aziendale ideale per i lavoratori sono sia elementi hard – come la vicinanza alla metropolitana, la struttura dell’edificio, l’organizzazione della luce, del verde e degli spazi, e la sua la collocazione all’interno della città – che aspetti soft, che impattano sulla crescita professionale della persona e sull’organizzazione del suo lavoro in azienda (smart working hybrid).