Elogio dei diritti e dei doveri culturali. Il libro di Monica Amari a difesa della democrazia

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A difesa della democrazia

Prefazione di Alfonso Celotto

Ignorati, mai citati e raramente insegnati i diritti culturali appartengono alla famiglia dei diritti umani.

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 li affianca ai diritti economici e sociali, ritenendoli fondamentali per la dignità di ogni individuo. Eppure a questa categoria di diritti non fa riferimento nessuna Costituzione, neanche quella italiana.

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Porre la questione del riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali all’interno dei principi fondamentali della Costituzione, lì dove si parla di solidarietà (art. 2) e di eguaglianza (art. 3), può offrire nuove visioni in una società trasformata dal paradigma digitale, dai flussi migratori e dalla transizione ecologica.

Oggi si deve proteggere la libertà e la democrazia tutelando la generazione, l’accessibilità e la  redistribuzione delle conoscenze.

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Monica Amari, saggista e studiosa di politiche culturali, ha promosso il Movimento per il riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali (www.diritticulturali.org). Tra le sue ultime pubblicazioni si ricordano: Cultural Rights as Recognition of the Right to Cultural Identity, in “Migration and Cultural Rights” in Inclusive societies. A textbook for interdisciplinary migration studies, University of Akureyri, 2020; Elementi di progettazione culturale. Metodologia e strumenti per il rispetto dei diritti culturali (2017); La sostenibilità culturale: un nuovo paradigma, in “Diritti culturali e nuovi modelli di sviluppo. La nascita dell’Osservatorio sulla sostenibilità culturale”, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2016; Manifesto per la sostenibilità culturale. E se, un giorno, un ministro dell’economia venisse incriminato per violazione dei diritti culturali? (2012). È presidente di ARMES Progetti, un network di ricercatori indipendenti.

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