Lombardi nel Mondo. Grazie a Daniele Marconcini prosegue l’iter della legislazione regionale

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Le rappresentanze italiane all’estero, come i Comites (Comitati Italiani nel Mondo), sono organizzazioni che operano per rappresentare gli interessi degli italiani residenti all’estero e per promuovere la cultura italiana e il mantenimento dei legami con l’Italia. I Comites sono organi elettivi che fungono da ponte tra la comunità italiana all’estero e le istituzioni italiane: sono responsabili di fornire supporto e assistenza agli italiani residenti all’estero, sia in termini di problemi burocratici, sia per questioni di carattere sociale. Possono anche essere coinvolti nell’organizzazione di eventi culturali, nell’assistenza ai connazionali in situazioni di emergenza e nel facilitare la comunicazione tra la comunità italiana all’estero e le istituzioni italiane.

In sostanza, i Comites svolgono un ruolo importante nel mantenere i legami tra gli italiani all’estero e il loro Paese d’origine, fornendo un punto di riferimento e una voce per le loro esigenze e preoccupazioni.

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Tuttavia, queste lodevoli istituzioni, come altre con finalità analoghe, non sono state più valorizzate né finanziate adeguatamente dagli ultimi Governi, né quello attuale pare voglia occuparsene con maggiore attenzione.

Il Terzo Settore

L’on. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto all’estero, ha recentemente dichiarato “Nel corso dell’esame del decreto sul Terzo Settore, ho presentato, assieme ai colleghi Di Sanzo, Toni Ricciardi e Carè, un emendamento teso a chiarire la partecipazione delle associazioni italiane all’estero alle prerogative e i diritti garantiti al Terzo settore che purtroppo questa maggioranza ha bocciato. Un gesto che non giova ad aiutare la necessità di fare sistema chiesto sempre a gran voce, ma poi in pratica poco concretizzato come in questo caso”.

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Il decreto “Terzo Settore” era all’esame della Camera dei Deputati. “Una ricchezza di associazionismo che precede anche l’Unità d’Italia, come le società di mutuo soccorso – ha proseguito il parlamentare nel corso del suo intervento in Aula a Montecitorio -, un associazionismo che ci fa inorgoglire quando andiamo all’estero, ma poi ci dimentichiamo quei sei milioni di italiani che vivono all’estero quando andiamo a legiferare. Ritengo che quanto accaduto con la bocciatura di questo emendamento sia l’esempio chiaro ed evidente di un atteggiamento ricorrente che porta a dire ma a non fare ed è proprio qui che si evidenzia la coerenza che manca in questa maggioranza”.

Questo emendamento era rivolto alla regolarizzazione delle 1.400 organizzazioni esistenti all‘estero, iscritte nei registri consolari, di cui moltissime di diritto straniero. Purtroppo senza controlli efficaci questi gruppi “indipendenti” consentono l’infiltrazione di lobby o pseudo formazioni politiche ed economiche nei Consolati italiani, creando una certa frammentazione tendenzialmente dannosa. Alcune non esistono più, ma tutto disordine senza un controllo reale da parte del Ministero degli Esteri ha ormai consentito di “inquinare“ le nostre rappresentanze all‘estero, come appunto i sopracitati Comites ( Comitati Italiani nel Mondo ) presenti su base elettiva (votati dal 3 per cento degli iscritti Aire – Anagrafe Italiani residenti all’estero).

Questo degrado ha già provocato danni, fino all’emergere di brogli elettorali in Argentina che hanno portato alla decadenza di un senatore eletto all‘estero, evidenziando una rete malavitosa organizzata in grado di condizionare il voto con l’immissione di schede elettorali rubate o false.

La situazione oggi

Questi elenchi sono regolati da una circolare ministeriale del 2013 non aggiornata alla legge del Terzo Settore del 2017. Una battaglia per la legalità che associazioni propositive ed efficienti come AMM Associazione Mantovani nel Mondo, presieduta da Daniele Marconcini, (al centro nella foto sopra) sta portando avanti con determinazione.

Lombardi nel Mondo

Daniele Marconcini ci ricorda che un’apposita Commissione sta discutendo la nuova normativa sui Lombardi nel Mondo.

“Come più volte abbiamo esposto siamo riusciti a convincere i gruppi di maggioranza a presentare un PDL (progetto di legge) che accoglie le nostre istanze. Questo significa che le nostre ragioni accolte da chi sta governando dovrebbero portare ad una rapida approvazione della legge con il consenso tra l’altro della minoranza”.

Invece in Regione Lombardia un Sottosegretario di lungo corso come Raffaele Cattaneo pare stia bloccando la riforma sul punto più importante: la parte economica, con utilizzo di finanziamenti senza regole precise che finirebbe ad emarginare le associazioni. Una partita senza regole che non può durare a lungo e che prima o poi rischia di emergere in tutte le sue contraddizioni.

Nel corso dell’iter per il rinnovo della legislazione regionale in tema di emigrazione, mobilità e tematiche relative ai Lombardi nel mondo, il 14 febbraio 2024 sono state audite dalla Commissione Regionale Affari istituzionali le associazioni attive sul territorio in merito al PDL 44 presentato con delibera di giunta lo scorso dicembre.