La salute, il bene più prezioso

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -
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Le polizze sanitarie prevedono un rimborso delle spese in caso di ricovero per malattia o infortunio. Ma le formule possono essere molto diverse

Da quando nasciamo, e per tutta la vita, la salute è il bene più prezioso che abbiamo. Spesso però non riflettiamo sul valore “economico” in senso stretto della salute. Una malattia o un infortunio si trasformano molto facilmente in un problema economico, sia per le spese che può essere necessario sostenere per le cure, sia per le limitazioni che possono derivarne nella nostra attività lavorativa e professionale. Le assicurazioni malattia servono proprio a consentirci di affrontare meglio queste difficoltà: a sostenere le spese legate a un ricovero, e a integrare la perdita di reddito conseguente a un problema di salute.

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La sanità pubblica in Italia garantisce cure gratuite (o quasi, vista la crescente incidenza dei “ticket”) a tutti. Ma un’assicurazione “malattia” può, in caso di necessità, offrire una maggiore possibilità di scelta, e consentire di rivolgersi al settore privato, se questo è più rapido o efficiente, o comunque di integrare le prestazioni offerte dalla sanità pubblica.

A cosa servono le polizze “malattia”
Le assicurazioni “malattia”, o “sanitarie”, proposte dalle singole compagnie naturalmente non sono tutte uguali. In linea di massima è garantito il rimborso :
– delle spese di ricovero, degenza ospedaliera e intervento chirurgico dipendenti da una malattia o da un infortunio;
– in caso di intervento, degli onorari del chirurgo e della équipe medica (anestesista, assistente, ecc…), e dei materiali necessari per l’intervento;
– delle spese legate al ricovero, con o senza intervento chirurgico: assistenza medica, cure, trattamenti, esami, rette di degenza, trasporto in ambulanza, ecc…
– delle spese sostenute nel periodo precedente (tra i 60 e i 100 giorni) e nel periodo successivo (fino a un massimo di 180 giorni) un intervento chirurgico, o un ricovero per: accertamenti diagnostici, onorari dei medici, spese infermieristiche, trattamenti fisioterapici e rieducativi
– delle spese relative a parto naturale e a parto cesareo e ad aborto spontaneo o terapeutico.

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Le formule
La copertura più ampia è quella offerta dalle polizze sostitutive, che rimborsano integralmente all’assicurato (sia pure fino a concorrenza del massimale) tutte le spese sostenute, sia in strutture pubbliche sia in strutture private.

    ATTENZIONE  
   
Questo genere di polizza è piuttosto costosa. Per contenere la spesa può valere la pena di valutare, insieme con il proprio assicuratore, l’introduzione di una franchigia.
 
 
 
 
         

Un’altra tipologia di polizze, chiamate indennitarie, pagano all’assicurato una diaria per ogni giorno di ricovero, cura e convalescenza. La cifra quindi non è in funzione delle spese sostenute, ma del mancato guadagno legato alla malattia e al ricovero. E il costo dipende dall’entità della diaria. Si tratta di una formula particolarmente indicata per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, e l’importo della diaria tiene conto delle mancate entrate che potrebbero derivare per ogni giorno di mancata attività.

Le polizze integrative, invece, rimborsano esclusivamente le spese sostenute per prestazioni non offerte del servizio sanitario nazionale.

Con una polizza grandi rischi, ci sia assicura il rimborso delle spese sostenute in relazione a particolari interventi chirurgici, i più costosi: nell’elenco rientrano tra l’altro gli interventi al cuore, quelli legati a tumori e aneurismi, trapianti.

Il contratto può infine prevedere un indennizzo nel caso in cui la malattia provochi una invalidità permanente, totale o parziale. In genere la garanzia è attiva a partire da una soglia di invalidità minima, pari di solito al 26%.

Una polizza personalizzata

Accanto a quelle di base, possono essere inserite in una polizza malattia alcune garanzie aggiuntive: a volte queste vengono comprese dalle compagnie nella loro offerta standard, in altri casi può essere necessario prevedere un’apposita estensione (pagando quindi un premio maggiore), in base alle proprie necessità. Come per tutti i prodotti assicurativi, infatti, occorre considerare le proprie esigenze e individuare i bisogni prioritari da proteggere.

Vediamone alcune delle principali garanzie aggiuntive:
– rimborso delle spese per visite specialistiche ed esami diagnostici anche in assenza di ricovero o intervento (sono comunque previsti limiti di risarcimento e franchigie)
anticipo dell’indennizzo, di solito fino al 50% del totale, quando il ricovero si protrae per un periodo superiore a un dato limite (per esempio 15 giorni)
– rimborso delle spese per interventi in day hospital
– rimborso delle spese di cura per il neonato (di regola per i primi tre mesi di vita)
cure dentistiche
check up periodici.

Le esclusioni
Abbastanza lungo è anche l’elenco delle esclusioni. Le polizze malattia non rimborsano in particolare le spese legate a:
– ricoveri legati ad atti di autolesionismo o ad atti dolosi dell’assicurato
– malattie mentali e disturbi psichici
– cure dentarie, a meno che non siano necessarie in seguito a un infortunio
– conseguenze dirette di guerre, insurrezioni, terremoti, eruzioni vulcaniche ed eventi radioattivi o atomici
– conseguenze dirette di infortuni, malattie, malformazioni e patologie preesistenti alla firma del contratto, che l’assicurato ha sottaciuto all’assicuratore con dolo o colpa grave.

    ATTENZIONE  
   
Quello dedicato alle esclusioni è uno dei capitoli del contratto da leggere con la maggiore attenzione sia per sapere quali sono effettivamente i rischi contro cui ci si assicura, sia per valutare, con l’assicuratore, modifiche o integrazioni della polizza. Uno degli aspetti più delicati, peraltro, è la possibilità che l’esclusione riguardi anche specifiche patologie pregresse non conosciute.