Banco Popolare

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Il Cda approva i risultati del primo trimestre 2016 ed esercita la delega per l’aumento di capitale

Banco Popolare:

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– esercitata la delega dal Consiglio di Amministrazione per l’Aumento di Capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci:
• l’ammontare dell’aumento di capitale è stato definito in 1 miliardo di Euro;
• l’intero aumento verrà offerto in opzione agli attuali Soci;

– conclusa con esito favorevole la due diligence con Banca Popolare di Milano;

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– verificati i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei neo eletti componenti del Collegio Sindacale;

– approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2016.

Nell’ambito del processo finalizzato al perfezionamento del progetto di aggregazione con BPM, il Gruppo inizia ad innalzare fin dal primo trimestre il livello medio di copertura dei crediti deteriorati in linea con quanto richiesto dalla BCE con l’obiettivo di raggiungere i livelli più elevati nel sistema bancario italiano:

• innalzato il livello di copertura dei crediti in sofferenza al 59,7% rispetto al 56,3% del 31 dicembre 2015 con conseguente crescita di due punti percentuali anche del livello medio di copertura della totalità dei crediti deteriorati che sale al 45,7%;
• addebitate conseguentemente al primo trimestre dell’esercizio rettifiche nette di valore su crediti per 684 milioni rispetto ai 181 milioni del 31 marzo 2015;
• stock dei crediti dubbi netti in ulteriore flessione del 3,6% e del 3,2% rispetto al 31 marzo e al 31 dicembre 2015;
• i flussi netti in ingresso nella categoria dei crediti deteriorati rimangono contenuti (+386 milioni) in linea con il dato medio registrato nei quattro trimestri dell’esercizio precedente.

Forte contenimento degli oneri operativi sia sul versante dei costi del Personale (4,4% rispetto al 31 marzo 2015) che delle spese amministrative (-2,9%) escludendo il costo del contributo da versare al Fondo Unico di Risoluzione (44,4 milioni integralmente addebitati al conto economico del primo trimestre), gli oneri operativi ammontano a 516 milioni, in calo del 4,1% rispetto al 31 marzo 2015.

La volatilità dei mercati del primo bimestre condiziona la dinamica dei proventi operativi:

• i proventi totali si attestano a 786 milioni, in calo del 17,6% rispetto allo stesso trimestre del 2015 che aveva beneficiato di una contribuzione commissionale eccezionale.

A causa esclusivamente dell’incremento del costo del credito già commentato il trimestre si chiude con un risultato economico netto negativo per 314 milioni. Escludendo l’impatto della discontinuità nell’andamento del costo del credito derivante dalla decisione di iniziare ad incrementare il livello medio di copertura dei crediti deteriorati, il primo trimestre si sarebbe chiuso con un risultato economico netto positivo di circa 38 milioni.

Buona performance commerciale del Gruppo con crescita della raccolta diretta a quasi 82,7 miliardi di Euro e degli impieghi ad 85,5 miliardi. Al netto dell’effetto connesso all’andamento dei mercati, anche la raccolta indiretta (69,8 miliardi) avrebbe registrato un incremento dell’1,3% rispetto al mese di dicembre.

Nonostante l’impatto negativo conseguente alla perdita del periodo, la posizione patrimoniale del Gruppo rimane ampiamente al di sopra della soglia minima stabilita dalla BCE:

• il CET 1 ratio “phased in” al 31 marzo 2016 si attesta al 12,5%;
• il CET 1 ratio “fully phased” al 31 marzo 2016 è pari all’11,7%;
• considerando la distribuzione di circa 100 milioni di Euro di dividendi già effettuata da parte delle principali società finanziarie collegate e tenendo conto del previsto aumento di capitale, il CET 1 ratio “phased in” si attesterebbe al 14,9% e il CET 1 “fully phased” al 14,4%.

Il profilo di liquidità rimane eccellente:

• LCR superiore al 160%, ampiamente superiore alla soglia prevista come target a regime;
• NSFR, calcolato secondo le più recenti regole del Quantitative Impact Study inclusivo dei certificates a capitale protetto, superiore al 100%; attivi stanziabili disponibili pari a circa 15,6 miliardi composti quasi esclusivamente da titoli di stato.


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