Unipol

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Approvati il piano industriale 2016-2018 e i risultati consolidati al 31 marzo 2016

OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE 2016 – 2018
? Utili netti consolidati cumulati 1,5 – 1,7 mld €
? Dividendi complessivi cumulati 400 mln €
? Solvency II Ratio consolidato 120 – 160%

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RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016
? Raccolta assicurativa diretta a 4,8 miliardi di euro (+5,8% rispetto al primo trimestre 2015)
? Danni: raccolta a 1,9 miliardi di euro (-0,7%)
? Vita: raccolta a 2,8 miliardi di euro (+10,8%)
? Combined ratio al 95,4%
? Utile netto consolidato a 151 milioni di euro (312 milioni nel primo trimestre del 2015, periodo che ha beneficiato in modo significativo di plusvalenze straordinarie della gestione finanziaria)
? Margine di solvibilità consolidato Solvency II pari al 143%

Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha approvato il Piano Industriale del Gruppo Unipol per il triennio 2016-2018 e i risultati consolidati al 31 marzo 2016.

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Il Piano, sviluppato sulla base dell’attuale perimetro del Gruppo, ha l’obiettivo di garantire una redditività sostenibile nel tempo attraverso un programma di azioni tese a rafforzare la posizione di leadership del Gruppo Unipol sul mercato assicurativo italiano.

Le azioni di razionalizzazione dei costi previste dal Piano porteranno a un cost saving che, complessivamente per il Gruppo Unipol, è quantificato in circa 110 milioni di euro nel 2018, pari a una riduzione di circa il 10% rispetto ai costi totali del 2015, che contribuiranno in parte al finanziamento delle iniziative del Piano Industriale con investimenti per circa 300 milioni di euro.

Le linee guida strategiche del piano industriale 2016-2018
I quattro key drivers

Il piano è sviluppato su quattro principali direttrici che valorizzano, tra le altre, le eccellenze del Gruppo nei servizi assicurativi e nell’applicazione della telematica ai prodotti assicurativi, facendo leva sulla principale rete distributiva agenziale del mercato assicurativo italiano.

1. Offerta innovativa e distintiva
Nel Settore Danni, il Gruppo Unipol intende rafforzare la propria leadership di mercato nel comparto Auto, con l’obiettivo di incrementare il portafoglio di circa 500.000 nuovi clienti entro il 2018, anche attraverso l’ampliamento dei servizi di riparazione (Auto Presto&Bene, MyGlass) e assistenza. Inoltre, intende estendere al comparto Non Auto (in particolare casa, commercio, PMI) il suo storico know how nella telematica e nei servizi assicurativi, con un obiettivo di crescita della raccolta dell’8% sui segmenti Retail e PMI al 2018.

La telematica costituirà la leva strategica di personalizzazione e di relazione con il cliente e contribuirà a conseguire un importante beneficio nella riduzione del costo dei sinistri. In particolare, nel comparto Auto è previsto l’incremento dell’incidenza delle black box installate sul portafoglio auto dall’attuale 30% a circa il 45% del 2018, con l’obiettivo di conseguire un beneficio cumulato di circa 50 milioni di euro sui costi di liquidazione dei sinistri nel triennio. AlfaEvolution Technology, società del Gruppo costituita ad hoc, supporterà con un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro, l’evoluzione telematica, centralizzando internamente il modello di servizio e le competenze.

Nell’ambito della protezione dei bisogni di salute, è prevista l’evoluzione dell’integrazione del modello specialistico e di eccellenza di UniSalute con la rete agenziale e bancaria, anche attraverso nuove partnership con il settore pubblico e l’ampliamento dei servizi di assistenza domiciliare e alla persona, con l’obiettivo di incrementare la quota di mercato malattia dal 23% del 2015 al 26% nel 2018.

L’offerta nel comparto Vita prevede l’integrazione con servizi di protezione ed assistenza, con una revisione del mix di portafoglio (portando a circa il 30% il peso del Ramo III sul totale della raccolta) e un focus sulla redditività, con l’obiettivo di riduzione al 2018 dei rendimenti minimi garantiti medi di circa 40 basis points.

2. Esperienza del cliente e dell’agente semplificata
L’attenzione al cliente finale e alla rete agenziale è un elemento centrale del nuovo Piano, che prevede l’attivazione di una serie di servizi, personalizzabili online, che mirano a supportare e semplificare il processo di scelta dei clienti, anche attraverso il ricorso alla multicanalità supportata dalla professionalità e capacità consulenziale della rete agenziale.

La rete agenziale sarà al centro del rapporto con il cliente e per questo motivo è previsto un importante investimento sull’evoluzione della rete, in termini di semplificazione e digitalizzazione dei processi commerciali e amministrativi.

3. Distribuzione fisica più efficace
La rete agenziale UnipolSai, centro strategico del Piano Industriale, proseguirà nel processo di riorganizzazione finalizzato all’incremento di produttività tramite l‘ottimizzazione del presidio territoriale e la sostenibilità economica delle agenzie.

Il modello organizzativo sarà orientato verso una specializzazione della forza vendita su specifici segmenti di clientela, prevedendo nell’arco del Piano una crescita consistente del numero dei Consulenti Family Welfare e dei Business Specialist PMI per puntare allo sviluppo della clientela Affluent e del segmento PMI e Small Business.

4. Eccellenza della macchina operativa di business
Organizzazione interna, processi e tecnologia rappresentano centrali fattori abilitanti del Piano: in particolare sono previste importanti evoluzioni nei processi di liquidazione sinistri integrati con la disponibilità di dati telematici, l’efficientamento dei processi assuntivi e automatizzazione dei processi commerciali.

In termini di information technology, nel triennio sono previsti investimenti per circa 150 milioni di euro, finalizzati al miglioramento della qualità dei servizi e all’efficientamento dei costi, mentre i programmi formativi per dipendenti ed agenti (150.000 ore/anno e 6 milioni di euro annui di investimento) saranno al centro dell’attività di UNICA – Unipol Corporate Academy, il centro di formazione unico per tutto il Gruppo, operativo a partire da marzo 2016.

Altre aree di attività
La strategia di gestione degli investimenti sarà finalizzata a sostenere nel medio e lungo termine in modo strutturale i rendimenti finanziari attraverso delle direttrici che tengano conto anche del bilanciamento rispetto alle metriche Solvency II. In termini di asset class, è prevista una riduzione graduale dell’incidenza dei titoli governativi, nell’ambito di una progressiva diversificazione, a fronte di un incremento selettivo dei titoli corporate e altre attività finanziarie.

Le linee guida nel settore immobiliare prevedono la valorizzazione e stabilizzazione dell’incidenza del portafoglio immobiliare – previsto pari a circa 4,4 miliardi di euro nel 2018 – sul totale attivi del Gruppo, con azioni tese all’aumento della qualità del portafoglio e a supportare la futura crescita della redditività del portafoglio uso terzi.

Nel business della riassicurazione, l’obiettivo del Piano è la crescita sui mercati esteri attraverso UnipolRe, la società di Riassicurazione del Gruppo con sede a Dublino, con l’obiettivo di portare la raccolta premi dai 39 milioni di euro del 2015 a circa 300 milioni nel 2018.

Nel comparto bancario, il Piano Industriale prevede tre direttrici strategiche per Unipol Banca: il rilancio dei ricavi commerciali core, l’ottimizzazione della struttura dei costi e la gestione accentrata dei crediti deteriorati, avviata a fine 2015 con la creazione di una struttura dedicata. I risparmi in termini di costo a fine piano sono stimati in circa 17 milioni di euro, mentre i target finanziari al 2018 prevedono il raggiungimento di un margine di intermediazione di 420 milioni di euro e la riduzione del valore dei Non Performing Loans, al lordo delle rettifiche su crediti, dagli attuali 3,9 miliardi di euro a circa 3,3 miliardi.

Obiettivi del Piano
Gli obiettivi del piano sono i seguenti:
? raccolta premi Danni da lavoro diretto pari a 8,3 miliardi di euro nel 2018 (+1,6% medio annuo rispetto ai 7,9 miliardi del 2015), di cui il 54% Auto e il 46% Non Auto;
? combined ratio medio nel triennio 2016-2018, al netto della riassicurazione, pari al 95,5%;
? raccolta Vita pari a 7,3 miliardi di euro nel 2018;
? utile netto consolidato cumulato nel triennio 2016 – 2018, al lordo di terzi, compreso tra 1,5 e 1,7 miliardi di euro;
? dividendi cumulati nel triennio per circa 400 milioni di euro;
? Solvency II ratio consolidato nel 2016-2018 compreso tra il 120% e il 160%2.

GRUPPO UNIPOL: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 20163
Nei primi tre mesi dell’anno il Gruppo Unipol realizza un utile netto consolidato pari a 151 milioni di euro rispetto ai 312 milioni del primo trimestre 2015, dato quest’ultimo condizionato dall’ effetto della concentrazione nei primi tre mesi del 2015, della gran parte delle plusvalenze realizzate nel medesimo anno, elemento non ripetuto nell’analogo periodo 2016.

Nel periodo la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si attesta a 4.784 milioni di euro (+5,8% rispetto ai 4.522 milioni al 31 marzo 2015). Il risultato ante imposte del comparto assicurativo è pari a 241 milioni di euro (507 milioni nel primo trimestre 2015). A tale risultato contribuiscono il ramo Danni per 137 milioni di euro (368 milioni nei primi tre mesi del 2015) e il ramo Vita per 104 milioni (139 milioni nel primo trimestre 2015).

Settore Danni
La raccolta diretta Danni del Gruppo ammonta a 1.958 milioni di euro (-0,7% rispetto ai 1.972 milioni del primo trimestre 2015). A tale ammontare contribuiscono il Gruppo UnipolSai con 1.779 milioni di euro (-1,2% rispetto al 2015) e le altre compagnie direttamente controllate da Unipol Gruppo Finanziario (UniSalute, Linear e Arca Assicurazioni) con 179 milioni di euro.

La raccolta dei premi Auto è pari a 1.072 milioni di euro (-3,0% rispetto ai 1.105 milioni al 31 marzo 2015). Il comparto Non Auto registra una maggiore tenuta grazie a una raccolta pari a 887 milioni di euro (+2,2% rispetto agli 868 milioni al 31 marzo 2015).

Nei rami Non Auto si sono registrati positivi andamenti di alcuni rami accentuati dalla mancanza di danni rilevanti da eventi atmosferici. In questo contesto il Gruppo Unipol registra, al 31 marzo 2016, un combined ratio1 del 95,4% (94,3% lavoro diretto) rispetto al 96,6% dello stesso periodo del 2015. Il loss ratio1 si attesta a 70,1% (71,0% al 31 marzo 2015). L’expense ratio1 è pari a 25,3% rispetto al 25,6% dello stesso periodo 2015, per effetto di azioni di efficientamento dei processi e di contenimento dei costi discrezionali.

Il risultato ante imposte del settore è positivo per 137 milioni di euro (368 milioni nei primi tre mesi del 2015).

Settore Vita
Nel comparto Vita la raccolta diretta ha raggiunto 2.826 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto ai 2.550 milioni del primo trimestre 2015.
La raccolta diretta Vita del Gruppo UnipolSai è pari a 1.942 milioni di euro, in linea con il primo trimestre 2015 (1.941 milioni). In particolare il canale della bancassicurazione, costituito dalle compagnie del Gruppo Arca Vita e del Gruppo Popolare Vita, ha realizzato una raccolta diretta per 1.971 milioni di euro (1.436 milioni al 31 marzo 2015, +37,3%), che vede il Gruppo Arca, con premi pari a 884 milioni di euro, segnare un incremento del 45,4%, e il Gruppo Popolare Vita, con premi pari a 1.087 milioni di euro, un incremento del 31,3%.

Il risultato ante imposte del settore è positivo per 104 milioni di euro (139 milioni nel corrispondente periodo del 2015).

Settore bancario
Il risultato economico lordo del settore bancario al 31 marzo 2016 è positivo per 2 milioni di euro (4 milioni al primo trimestre 2015). Al 31 marzo 2016 la raccolta diretta di Unipol Banca4 si attesta a 9.931 milioni di euro (-0,9% rispetto al dato di fine 2015). Gli impieghi5 verso la clientela ammontano a 8.734 milioni di euro (8.766 milioni a fine 2015, -0,4%). Positivo l’andamento nel primo trimestre 2016 del credito deteriorato (3.897 milioni di euro rispetto ai 3.918 milioni a fine 2015) con un coverage ratio di 44,6%

A livello di Gruppo Bancario Unipol si evidenzia che il CET 1 al 31 marzo 2016 è pari al 15,9%.

Settore Immobiliare
L’operatività continua a essere incentrata nelle attività di ristrutturazione e di valorizzazione di alcuni importanti immobili in portafoglio.
Il risultato ante imposte del settore è negativo per 4 milioni di euro (-2 milioni al 31 marzo 2015).

Settore holding e altre attività
E’ proseguita l’attività di sviluppo commerciale delle società diversificate e di efficientamento dei costi della capogruppo. Tale attività, insieme alle azioni di risanamento messe in atto negli scorsi esercizi e ancora in corso, ha permesso di ottenere risultati in graduale miglioramento.
Il risultato ante imposte del settore è negativo per 20 milioni di euro (-34 milioni nel primo trimestre 2015)

Gestione finanziaria
La redditività del portafoglio, che resta improntata a un’ottica di conservazione del profilo rischio/rendimento degli attivi e di coerenza tra le attività e le passività assunte verso gli assicurati, ha ottenuto nel primo trimestre 2016 un apprezzabile rendimento pari al 3,4%.

Situazione patrimoniale
Al 31 marzo 2016 il Patrimonio netto ammonta a 8.358 milioni di euro (8.445 milioni al 31 dicembre 2015) di cui 5.581 milioni di pertinenza del Gruppo. La riserva AFS è pari per il primo trimestre 2016 a 873 milioni di euro (982 milioni al 31 dicembre 2015). Il margine di solvibilità del Gruppo, calcolato secondo la normativa Solvency II, è pari al 143%, in calo rispetto al 150% di fine 2015 per gli effetti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari in questo primo periodo dell’anno.

Corporate Governance
Nomina Comitati
Tenuto conto della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2016, 2017 e 2018 deliberata dall’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2016, nonché delle determinazioni in materia di governance già assunte dallo stesso Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione tenutasi in pari data, l’organo amministrativo, nella seduta odierna, ha provveduto a nominare i componenti dei Comitati Consiliari, tra cui:
– Comitato Nomine e Corporate Governance, nelle persone dei signori: Pierluigi Stefanini (con funzioni di Presidente), Silvia Elisabetta Candini e Patrizia De Luise;
– Comitato Remunerazione, nelle persone dei signori: Giuseppina Gualtieri (con funzioni di Presidente), Silvia Elisabetta Candini e Pier Luigi Morara;
– Comitato Controllo e Rischi, nelle persone dei signori: Rossana Zambelli (con funzioni di Presidente), Anna Maria Ferraboli e Sandro Alfredo Pierri;
– Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, nelle persone dei signori: Pier Luigi Morara (con funzioni di Presidente), Anna Maria Ferraboli, Sandro Alfredo Pierri e Rossana Zambelli;
– Comitato per la Sostenibilità, nelle persone dei signori: Pierluigi Stefanini (con funzioni di Presidente), Antonietta Mundo e Annamaria Trovò;
– Comitato Etico, nelle persone dei signori: Giuseppina Gualtieri (con funzioni di Presidente), Patrizia De Luise e Anna Maria Trovò.
Indipendenza dei Sindaci ai sensi del Codice di autodisciplina delle società quotate

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto dell’esito dell’autovalutazione condotta dal Collegio Sindacale in ordine all’indipendenza dei propri componenti effettivi, ai sensi del Codice di autodisciplina delle società quotate, secondo i medesimi requisiti previsti in proposito per gli Amministratori. Al riguardo, l’organo di controllo ha valutato che tutti i propri componenti effettivi possono considerarsi in possesso dei richiamati requisiti di indipendenza.
Presentazione dei risultati alla comunità finanziaria.


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