Debito emergente, la risposta alla ricerca di rendimento

di Fidelity Worldwide Investments -

I titoli obbligazionari di questi mercati offrono opportunità di crescita nel lungo periodo con una volatilità inferiore agli investimenti azionari

“È stato un grande anno per i mercati emergenti (EM) dopo tre anni burrascosi durante i quali gli EM erano risultati un’asset class poco performante.” È questa la fotografia scattata ai mercati obbligazionari emergenti da Steve Ellis, gestore di portafoglio del fondo FF Emerging Market Total Return Debt Fund di Fidelity International, che analizza anche le prospettive di questa asset class in ottica di investimento.

Il gestore sottolinea il buon andamento mostrato fin qui sia dai titoli in valuta forte sia da quelli in valuta locale. I primi hanno beneficiato del continuo restringimento degli spread rispetto ai Treasury Bond Usa. Un trend che per Ellis può continuare: “C’è ancora un ulteriore buon 10% di compressione degli spread. E questo mentre il rendimento del debito sovrano in valuta forte è ora al 5,25% a livello di indice del settore”.

E per le obbligazioni in valuta locale la performance è stata ancora più soddisfacente. “La componente legata ai cambi valutari, che rappresenta la parte più volatile dell’investimento, ha apportato un contributo del 5%. Il resto della performance positiva è arrivato dal calo dei rendimenti dei titoli, ovvero il rialzo delle quotazioni, e, anche, dal rendimento che si incassa tenendo questi bond in portafoglio”. In questo periodo il rendimento del debito in valuta locale si aggira attorno al 6,2%.

Cosa aspettarsi ora dal mercato obbligazionario emergente? Ellis ha le idee chiare: “Bisogna considerare che siamo in un contesto dove c’è una grande fame di rendimento. E i mercati emergenti si stanno distinguendo proprio per essere una asset class che offre un rendimento, oggi, ragionevolmente buono. Certo, la volatilità può essere relativamente elevata per i bond EM in valuta locale a causa della componente valutaria, ma è mia facoltà coprire il cambio quando ritengo che questo esponga a rischi indesiderati ed in questo modo anche la volatilità è inferiore. Un ulteriore vantaggio dell’investimento nelle obbligazioni dei mercati emergenti in questa fase, è che questa asset class oltre ad un rendimento elevato ha un andamento poco correlato con altre asset class, come le obbligazioni governative dei Paesi sviluppati”.

Ellis sottolinea inoltre che i fondamentali economici dei Paesi emergenti, aspetto molto importante in un’ottica di sostenibilità delle performance nel lungo periodo, mostrano un netto miglioramento.

Fondamentali a parte, per il gestore attualmente il driver più importante per i ritorni degli investimenti nel debito EM è la ricerca di rendimenti da parte del mercato. Ed è proprio in risposta a uno scenario di tassi sempre più bassi nei mercati sviluppati, addirittura negativi per una fetta rilevante, che gli investitori si sono indirizzati sulle obbligazioni dei mercati emergenti.

Tuttavia non è così facile selezionare le diverse tipologie di debito dei mercati emergenti e decidere quando sovrappesare una componente rispetto ad un’altra. Per questo può essere più efficace affidarsi a un gestore professionale attraverso Fidelity Funds – Emerging Market Total Return Debt Fund.

“Fidelity Funds – Emerging Market Total Return Debt Fund può trarre vantaggio dall’investimento nell’intero spettro dei titoli di debito dei mercati emergenti” sottolinea Steve Ellis. Il fondo, il cui portafoglio combina allocazione tattica e strategica, mira a generare rendimenti interessanti ponderati per il rischio, modificando l’esposizione ai segmenti più attraenti del reddito fisso dei Paesi Emergenti in base all’evoluzione del ciclo di mercato e spaziando tra governativi in valuta forte, governativi in valuta locale, societari investment grade (con rating elevato), societari high yield (ad alto rendimento), titoli indicizzati all’inflazione, asiatici di elevata qualità e high yield, incluse le obbligazioni Dim Sum del mercato cinese. L’obbligazionario dei mercati emergenti comprende prevalentemente America Latina, Sud-Est asiatico, Africa, Europa orientale e Medio Oriente, ma il gestore è libero di investire anche in altre regioni.

L’approccio total return del fondo consente di cogliere le migliori opportunità del debito emergente senza dover seguire un indice di mercato (quindi con un approccio cosiddetto unconstrained) evitando quindi di esporre l’investitore ad obbligazioni che secondo le approfondite analisi di Fidelity International possono esporre gli investitori a rischi indesiderati.