Gruppo Campari – Risultati positivi nel primo semestre 2017, come atteso

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Solida crescita per tutti gli indicatori di performance sia a livello assoluto che organico,  grazie alla continua evoluzione positiva del mix delle vendite, trainato dalla sovra performance dei brand a priorità globale e regionale nei mercati chiave

Continua la razionalizzazione delle attività non-core:: ceduta la sede di Grand Marnier a Parigi per € 35,3 milioni

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DATI PRINCIPALI DEL PRIMO SEMESTRE 2017

  • Vendite € 844,7 milioni (+13,5%, variazione organica +6,8%). Brand a priorità globale +9,2% e regionale +11,5%
  • Margine di contribuzione € 342,8 milioni (+15,2%, variazione organica +6,8%, 40,6% delle vendite)
  • EBITDA rettificato € 191,7 milioni (+11,5%, variazione organica +3,4%, 22,7% delle vendite)
  • EBIT rettificato2 € 163,4 milioni (+11,6%, variazione organica +2,9%, 19,3% delle vendite)
  • Utile netto del Gruppo rettificato € 93,5 milioni (+21,1%). Utile netto del Gruppo € 108,6 milioni, +61,7%
  • Debito finanziario netto € 1.252,8 milioni al 30 giugno 2017 (€ 1.192,4 milioni al 31 dicembre 2016, considerando l’acquisizione di Bulldog, il pagamento del dividendo, la cessione del business vinicolo cileno e il cash outflow delle operazioni di liability management
  • Raggiunto un accordo per la vendita della sede di Grand Marnier a Parigi, per € 35,3 milioni

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: ‘Nel primo semestre 2017, abbiamo registrato risultati molto positivi per quanto riguarda tutti gli indicatori di performance sia a livello organico che complessivo. La solida crescita organica ha evidenziato un’accelerazione nel secondo trimestre sia per le vendite che per la profittabilità operativa. La sostenuta espansione della marginalità lorda, che ha beneficiato della continua evoluzione positiva del mix delle vendite per prodotto e mercato e dal graduale recupero del business dello zucchero, ha aiutato a contenere la tempistica sfavorevole degli investimenti pubblicitari che hanno visto una concentrazione nel primo semestre. Tale effetto, unito a un’accelerazione degli investimenti finalizzati al rafforzamento distributivo, ha comportato l’attesa diluzione della marginalità operativa nel primo semestre. Guardando alla seconda parte dell’anno, le nostre prospettive rimangono sostanzialmente bilanciate e invariate. Il quadro macroeconomico in alcuni mercati emergenti rimane incerto, e l’attuale incertezza politica che persiste in alcune regioni può continuare ad alimentare la volatilità nelle principali valute rispetto all’Euro. Inoltre, riteniamo che il progressivo rafforzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro USA possa determinare un impatto sfavorevole nel secondo semestre. Ciononostante, rimaniamo fiduciosi sul conseguimento di una performance positiva nell’anno per i principali indicatori, trainata dalla continua sovra performance delle marche a priorità globale e regionale a elevata marginalità. Ci aspettiamo che la marginalità lorda possa continuare a beneficiare del mix favorevole delle vendite, ancorché impattata da effetti inflazionistici sui costi dei materiali nei mercati emergenti e da rialzi nei prezzi di alcune materie prime, quali l’agave. Allo stesso tempo, la marginalità operativa, nel corso del secondo semestre, beneficerà della progressiva normalizzazione degli investimenti pubblicitari e dei costi di struttura. A questi ultimi contribuirà anche il graduale rilascio di efficienze generate dall’integrazione di Grand Marnier. L’effetto perimetro rifletterà la cessione di vari business non-core, in particolare la vendita recentemente annunciata di Carolans e Irish Mist, che comporterà un aumentato focus sui premium brand a elevata marginalità nei mercati principali. Queste cessioni, unitamente alla vendita di alcune attività immobiliari, pari complessivamente a un valore di circa € 228 milioni dall’inizio dell’anno, favoriranno un’ulteriore accelerazione nella riduzione del livello di indebitamento, oltre a quanto determinato dal sostenuto flusso di cassa generato dal nostro business.’

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