Bomi Italia – sottoscritto un nuovo accordo di finanziamento

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Bomi Italia S.p.A. (“Bomi” o la “Società” o “Emittente”), holding del Gruppo Bomi, leader nel settore della logistica biomedicale e della gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, quotata sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia / Mercato Alternativo del Capitale, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., rende noto di aver sottoscritto in data odierna con un pool di banche composto da Crédit Agricole Cariparma e Deutsche Bank, un contratto di finanziamento per la concessione di una linea di credito a medio-lungo termine per complessivi Euro 20 milioni.

Il finanziamento è destinato al perseguimento del piano investimenti del gruppo (anche attraverso il parziale rifinanziamento dell’indebitamento esistente), prevede una scadenza al 30 aprile 2023 (con un piano di ammortamento con rate semestrali, previo pre-ammortamento), un tasso di interesse variabile pari all’EURIBOR + 1,25% ed è assistito da garanzia “Sace” per un importo pari ad un terzo del totale. Contestualmente la società ha sottoscritto con il pool di banche un contratto di Interest Rate Swap, ad integrale copertura del piano di ammortamento del finanziamento.
L’accordo di finanziamento contiene previsioni usuali per contratti delle specie, tra le quali:
(i) una clausola di “change of control” nel caso di acquisizione della maggioranza del capitale di Bomi o dei diritti di voto da parte di soggetti terzi rispetto ai sig.ri Giorgio Ruini, Marco Ruini, Silvia Ruini e Waltraud Vescoli (anche individualmente considerati), eccezion fatta per il caso in cui, in conseguenza della sottoscrizione di un patto parasociale con un terzo, almeno uno dei componenti della Famiglia Ruini continui a detenere una percentuale almeno pari al 45% dei diritti di voto e nessun terzo detenga almeno la medesima percentuale;

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(ii) ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, tra l’altro, in caso di delisting dell’Emittente a meno che la Società, entro tre mesi dalla revoca, non riottenga la quotazione ovvero, in caso di revoca volontaria, i soggetti finanziatori valutino (tra l’altro) che tale delisting non comporti un effetto pregiudizievole per la Società, così come ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio per cessioni di beni (oltre l’importo complessivo di Euro 10 milioni);

(iii) la possibilità di procedere al rimborso volontario anticipato (anche parziale) delle somme finanziate;

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(iv) ulteriori previsioni relative ad eventi di rimborso anticipato obbligatorio, dichiarazioni, covenants (anche finanziari) ed obblighi di non fare, eventi di revoca, consensi e soglie di materialità in linea con la prassi per operazioni della specie.

Andrea Nardocci, Chief Financial Officier (CFO) di Bomi ha così commentato: “L’operazione ci consentirà di ottimizzare e rafforzare la struttura finanziaria a sostegno del piano di crescita del Gruppo. Ringraziamo il pool di banche e Sace per aver confermato la partnership con il nostro Gruppo”.


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