Gli italiani sono primi in Europa per gradimento di offerte assicurative integrate
Una recente survey condotta da Momentive.ai, società di ricerca di SurveyMonkey, su 529 clienti di banche in Italia, commissionata da Cover Genius ha avuto l’obiettivo di capire come i clienti di banche, neo-banche e altre app fintech reagirebbero a offerte assicurative formulate in tempo reale in base ai dati delle proprie transazioni. I consumatori coinvolti hanno risposto alla domanda:
I risultati mostrano che l’89% dei clienti italiani di banche digitali e il 94% di quelle tradizionali sarebbero molto interessati a ricevere offerte assicurative integrate. Il 47% degli intervistati ha dichiarato che il driver principale per il loro apprezzamento sarebbe la convenienza.
“Gli ultimi 15 mesi hanno visto un’accelerazione del volume delle attività digitali, insieme a una crescita massiccia delle tariffe allegate per i prodotti di protezione” ha dichiarato Daniel Poole, Head of Strategic Partnerships EMEA in Cover Genius. “Banche, neo-banche e istituzioni finanziarie hanno l’opportunità di servire meglio i propri clienti con offerte integrate, aggiungendo valore agli acquisti con proposte assicurative convenienti e su misura”.
La ricerca rispecchia i sondaggi commissionati da Cover Genius negli Stati Uniti, dove sono stati intervistati 3551 clienti americani, e in altri 12 Paesi. In queste survey sono stati esaminati 14 avvenimenti o situazioni di vita quotidiana che portano a decisioni assicurative, come il parto, l’acquisto di un’auto, proprietà, animali domestici o oggetti costosi, il percepire uno stipendio o diventare un locatario o un proprietario. In tutto il mondo, i dati evidenziano una domanda significativa di offerte assicurative pertinenti basate sulle proprie transazioni, soprattutto per chi di recente ha vissuto eventi come un acquisto importante o per chi si è rivolto a un assicuratore tradizionale o alla propria banca per l’acquisto di un’assicurazione negli ultimi 12 mesi. Gli autori rilevano il divario significativo tra un approccio insurtech e la realtà “bancassurance”, in cui le banche tradizionali collaborano con gli assicuratori tradizionali per offerte che sono tipicamente separate dalle attività sottostanti.
Il sondaggio tra i clienti italiani conferma anche l’ampio gradimento per offerte bancarie assicurative che riguardano le proprietà, sia per affittuari che per proprietari di case (il 66% degli intervistati è molto interessato a questo tipo di formula), per assicurazioni commerciali dalla ricezione di depositi da un sito di affitti a breve termine (54%), per assicurazioni sulla vita (47%) e per un insieme di garanzie dedicate a oggetti di alto valore, personali e che riguardano l’abitazione (67%).
Il rapporto mostra chiaramente che gli italiani sono i più interessati d’Europa, con oltre il 90% dei clienti di banche che supportano queste nuove forme di assicurazioni bancarie integrate. In confronto, i clienti delle banche in Francia, Spagna, Germania e Regno Unito sono il 20% meno interessati rispetto ai nostri connazionali.
Il documento esamina anche il ruolo e la natura degli assicuratori tradizionali, che interverrebbero nella “seconda fase” del processo di acquisto. I clienti di banche digitali e i giovani hanno maggiori probabilità di acquistare assicurazioni. Tuttavia, i dati indicano che c’è un futuro sano anche per le banche che intendono offrire prodotti assicurativi: l’87% degli italiani che hanno scelto un assicuratore o un broker tradizionale negli ultimi 12 mesi vorrebbe ricevere offerte bancarie integrate per il prossimo acquisto.
Un modo per identificare gli “early adopters” è l’analisi dell’esperienza recente nell’acquisto di assicurazioni oppure l’identificazione degli utenti di popolari app fintech. I risultati di questo studio mostrano come il 91% dei 156 clienti che utilizzano portafogli mobili, il 93% degli utenti di account/app che investono, l’88% degli utenti compra ora paga dopo e l’89% degli utenti di software di contabilità sono molto interessati a ricevere offerte assicurative. Alto anche l’interesse per gli operatori di piccole imprese (96%)
“La grande richiesta di servizi continuativi ci ha portato a collaborare con aziende del calibro di Wayfair ed eBay nel settore retail, diverse compagnie aeree e agenzie di viaggio online come Booking Holdings e Icelandair, auto, aziende della gig economy e società di mobilità come National Express, Intuit, fintech e altro ancora”, aggiunge Daniel Poole.