Il fotoritocco italiano anti pirateria, Nextus, cerca capitali su CrowdFundMe

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Nextus è stata la prima azienda italiana a sviluppare un sistema di licenze in abbonamento per prodotti digitali ad alta scalabilità (definiti “panel”) integrati in Adobe Photoshop e dedicati in particolare al fotoritocco professionale. E la società è ora in raccolta su CrowdFundMe – unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) quotata a Piazza Affari – con l’obiettivo di una prossima potenziale quotazione in Borsa e dell’imminente fondazione di un’accademia per apprendere i “trucchi” del mestiere.

L’azienda, che oggi vende i suoi prodotti sul portale retouchzone.com, si è rivolta fin dal primo giorno di attività al mercato internazionale di fotografi professionisti e, grazie proprio al sistema di licenze, ha potuto al contempo proteggere i propri prodotti digitali dalla diffusione illegale e validare (prima al mondo) un modello di business basato sui pagamenti ricorrenti degli abbonati per questo tipo di tool.

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L’azienda casertana, grazie ad un nuovo sistema di licenze sviluppato nel 2021, è riuscita anche a limitare considerevolmente la diffusione illegale dei propri software, guadagnando un altro punto differenziante rispetto ai competitor. Con il suo cavallo di battaglia, Retouch Pro Panel, recensito anche da uno dei più noti fotografi di moda al mondo, cui Dani Diamond, la startup innovativa ha sviluppato un prodotto in grado di velocizzare e semplificare, anche di dieci volte, le operazioni di photo editing, utilizzando ad esempio funzionalità avanzate di make-up in post produzione, come l’applicazione di fondo tinta, ombretto e rossetto, o la modifica del colore di un vestito, in pochi click.

Con oltre 1000 abbonati già raccolti, 30 mila clienti totali per lo più all’ estero (in particolare USA, Germania, Francia e Regno Unito) e oltre 200 recensioni positive Nextus punta, nel medio termine, a un processo di quotazione su Euronext, o a una operazione merger&acquisition, dopo un’opportuna valorizzazione della società, con un moltiplicatore di almeno 5-6x rispetto all’attuale valore pre-money. Nell’immediato, invece, sta lavorando al lancio della sua academy “MAGA”, dedicata integralmente al fotoritocco e basata su un modello innovativo delle sessioni formative, con lezioni dal vivo, a numero chiuso, senza la consueta lista di video pre-registrati.

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Nextus è l’unica realtà italiana ad aver sviluppato per il suo tool principale un sistema di licenze anti-pirateria e a vantare un’organizzazione professionale, sia per l’assistenza dei clienti, che per il lavoro di ricerca e sviluppo sul prodotto.

Il mercato del fotoritocco valeva oltre 770 milioni di dollari nel 2019 ed è previsto che arrivi ad oltre 1,2 miliardi di dollari entro il 2027, con un CAGR del 6,4% (fonte: 2020-2025 Global Photo Editing Software Market Report). I fotografi, sia amatori che professionisti, spendono ogni anno migliaia di euro tra attrezzature, software e corsi di formazione; molti di loro hanno poi l’abitudine di acquistare e utilizzare anche più tool per il fotoritocco e ciò abbassa la competitività del mercato. Questo particolare target di clientela si presta, inoltre, a operazioni di co-marketing, in partnership con aziende che vendono prodotti e servizi rivolti al mondo della fotografia (attrezzature, portali foto stock ecc).

I fondi raccolti nella campagna di crowdfunding su CrowdFundMe che terminerà a fine aprile, saranno impiegati, oltre che per il completamento e il lancio dell’accademy online di formazione in fotoritocco “MAGA”, per sviluppare e lanciare la versione 3.0 di Retouch Pro Panel, promuovendola al meglio tramite i canali social e di comunicazione (TikTok, Pinterest, Content Marketing/SEO, partnership con associazioni professionali, testimonial celebri ecc). Altra parte del budget sarà poi dedicata all’inizio dello sviluppo di un nuovo software “stand alone”, con app annessa, che permetterà all’azienda di proporsi sul mercato con un prodotto non più esclusivamente integrato in Adobe Photoshop, ma adattabile a modalità operative più ampie ed utilizzabile quindi in maniera del tutto indipendente.