“Troppo e troppo presto potrebbe essere una strategia più rischiosa”

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Come previsto, nel meeting di oggi, la Banca Centrale Europea ha posto le basi per la normalizzazione della politica monetaria. Ha infatti annunciato che il piano APP terminerà il 1° luglio 2022. Il comunicato ha inoltre delineato il percorso di rialzo dei tassi ufficiali, che partirà a luglio con 25 punti base, seguito da un altro rialzo a settembre, la cui entità dipenderà dalle prospettive aggiornate sull’inflazione a medio termine. Il percorso successivo dovrebbe essere “graduale ma sostenuto”. Il comunicato ha inoltre ribadito il forte impegno ad adeguare i reinvestimenti del PEPP in caso di nuova frammentazione del mercato, ma non ha fornito alcun dettaglio su un potenziale strumento di gestione degli spread.

Le continue sorprese al rialzo dell’inflazione europea e la sua persistenza, così come l’inasprimento della FED, stanno aumentando la pressione sulla BCE affinché anticipi la normalizzazione della politica. Il rapido ampliamento dei differenziali di politica monetaria rispetto alla Fed rappresenta una sfida per la BCE, con la rivalutazione dell’Euro-Dollaro sotto i riflettori. Ma fare troppo e troppo presto sarebbe probabilmente una strategia più rischiosa per la BCE, alla luce dell’indebolimento della crescita e del rischio di frammentazione degli spread dei Paesi periferici.

I venti contrari legati alla guerra in Ucraina, alla politica cinese zero Covid e all’inasprimento delle condizioni finanziarie globali continueranno a pesare sulla crescita dell’Eurozona, portando probabilmente a una recessione nei prossimi mesi. I tempi e l’entità, tuttavia, dipendono in larga misura dagli ulteriori sviluppi in queste tre aree, nonché dalla risposta della politica fiscale allo shock energetico. Riteniamo possa essere difficile per la BCE eseguire un rapido ritorno ai tassi positivi, dati i vincoli di crescita e frammentazione, e che il percorso di inasprimento sarà meno in salita e più breve di quanto attualmente implicito nei prezzi di mercato. Anche se un nuovo strumento di gestione degli spread potrebbe aiutare a prevenire la loro frammentazione, probabilmente comporterà una nuova serie di problemi per la BCE