Rischi e probabilità: i concetti chiave

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -
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Risarcire gli assicurati nel caso si verifichi l’evento previsto dalla polizza: è questo il “mestiere” delle compagnie. Che lo svolgono in cambio del “premio”

La vita di ciascuno di noi è esposta a rischi. Se ci fermiamo a riflettere, ci rendiamo conto che, nella nostra attività lavorativa come in quella privata e nel tempo libero, il rischio è un ingrediente quotidiano.

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Esistono rischi connessi con la nostra salute (l’eventualità di una malattia o di un infortunio), rischi legati ai beni che possediamo, che possono essere rubati o danneggiati, e rischi legati alla nostra attività professionale.

Condividere il rischio
Come abbiamo visto, le assicurazioni nascono, diversi secoli fa, proprio con l’obiettivo di condividere i rischi e minimizzare le conseguenze degli eventi negativi che possono colpire i singoli, le famiglie, le imprese.

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Il concetto alla base è quello della mutualità, che consiste nel ripartire i costi dei danni sul numero più elevato possibile di soggetti: ognuno paga una piccola somma, e in cambio non sopporterà da solo le conseguenze economiche di un evento negativo.

Pensiamo a una bicicletta: esiste una certa probabilità che un ladro rubi la mia bicicletta. Ma è altamente improbabile, se non impossibile, che vengano rubate tutte le biciclette del quartiere in cui abito. Come potrebbe funzionare la mutualità? Per esempio, tutti gli abitanti del quartiere che possiedono una bicicletta potrebbero versare una piccola somma, per costituire un fondo che risarcirà lo sfortunato ciclista preso di mira dai ladri, aiutandolo a ricomprarsi una bici nuova.

Il “rovescio della medaglia”, se vogliamo dire così, è che pagano, e continueranno a pagare, la loro parte, anche coloro che non saranno mai derubati della loro bicicletta. Apparentemente avranno “buttato via” i loro soldi: in realtà quanto versato è servito a “comprare sicurezza”, perché per tutti gli anni in cui hanno partecipato al fondo, hanno saputo di poter affrontare l’eventuale furto con maggiore serenità.

Il ruolo dell’assicuratore è dunque quello di intervenire nel momento in cui si verifica un determinato evento, e risarcisce economicamente l’assicurato del danno subito (nelle assicurazioni vita, come vedremo, le cose sono un po’ più complicate, ma per ora fermiamoci qui).

Probabilità e costi
L’elenco dei rischi cui siamo esposti potrebbe essere molto lungo, ma dai pochi esempi che abbiamo citato appare chiaro come siano diversi tra di loro. Alcuni hanno più probabilità di altri di verificarsi, e alcuni sono più gravi di altri: un serio infortunio, per esempio, è meno probabile del furto di una bicicletta, e ha conseguenze molto più rilevanti.

La probabilità che una bici venga rubata è più alta se è nuova fiammante, se la zona dove viene lasciata è poco frequentata, se il lucchetto non è dei più sicuri, e così via…

Questo è uno dei fattori che, nelle assicurazioni, determinano l’entità del premio, cioè della somma che occorre versare alla compagnia per assicurarsi: più è elevata la probabilità che un dato evento si verifichi, maggiore sarà il costo da sostenere per assicurarsi, perché maggiori sono le probabilità che la compagnia debba intervenire per risarcirlo.

È per questo, per esempio, che le assicurazioni di Rc auto sono più costose nelle zone d’Italia dove, statisticamente, si verificano più incidenti.

Un altro fattore che determina il costo della polizza è il valore dei beni assicurati. Anche questo è abbastanza ovvio: un conto è risarcire il costo di una bicicletta, un altro quello di una Ferrari.

La probabilità che il sinistro (l’evento assicurato) si verifichi, e l’entità della somma che l’assicuratore potrà, nel caso, essere chiamato a rimborsare, sono dunque i fattori in base ai quali si determina il premio. Un terzo fattore è, ovviamente, il guadagno della compagnia, che deve consentirle di continuare a esistere e a operare, ma non essere eccessivamente gravoso per i suoi clienti che, altrimenti, si rivolgerebbero a un’altra impresa.

Un ruolo sociale
Ma al di là del guadagno delle compagnie, che sono imprese che vivono sul mercato e di profitti, un dato è innegabile, ed è l’importanza sociale delle assicurazioni. Le assicurazioni infatti distribuiscono, tra coloro che sono esposti al rischio, il costo complessivo necessario per farvi fronte: ciascun assicurato, in cambio di un costo certo, ottiene una diminuzione dell’incertezza, perché sa che potrà affrontare meglio gli avvenimenti negativi che potrebbero colpire persone o beni.

Dal punto di vista sociale, poi, un particolare rilievo hanno le assicurazioni sulla vita. Le polizze a carattere previdenziale possono aiutare le persone anziane a vivere una vecchiaia più serena, integrando il loro reddito da pensione, che può rivelarsi insufficiente a garantire un vero benessere. Le assicurazioni per il caso morte possono invece offrire un aiuto economico a famiglie che, magari all’improvviso, si trovano a non poter più contare sul reddito realizzato dal capofamiglia.

Le compagnie di assicurazione poi sono in prima fila nella prevenzione, in tutti i settori e a ogni livello, e non soltanto per motivi di responsabilità sociale, ma anche per ragioni molto pratiche. Gli eventi negativi sono per loro un costo, e hanno tutto l’interesse a fare in modo che si verifichino più raramente possibile. Dalla prevenzione hanno tutti da guadagnare: una diminuzione degli incidenti stradali, per esempio, non significa solo meno risarcimenti a carico delle compagnie, ma anche meno danni alle cose, meno infortuni per le persone, un calo della mortalità e ultimo ma non irrilevante, un calo dei premi che gli automobilisti devono pagare per le polizze Rc auto.

È evidente però che un atteggiamento attento alla prevenzione deve essere adottato in prima persona da tutti gli assicurati, uno per uno. Chi si comporta in modo irresponsabile alla guida di un’auto, pensando che in ogni caso, agli eventuali danni, provvederà l’assicurazione, non solo espone se stesso e gli altri a gravi rischi, ma abusa di quella mutualità che è alla base dell’assicurazione. Perché a causa della sua pericolosità, a pagare un premio assicurativo più alto saranno anche gli automobilisti più coscienziosi e corretti.