Anteprima sulla BCE: Sotto, ma vicino all’1% a medio termine

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Il Consiglio direttivo della BCE si riunirà giovedì e PIMCO non prevede cambiamenti sostanziali nella politica monetaria, dopo aver ampliato il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) a giugno. Per ora la BCE ha “inserito il pilota automatico”. Guardando al futuro, PIMCO si aspetta che a dicembre il PEPP venga nuovamente esteso, dagli attuali 1,35 trilioni di euro di acquisti fino a fine giugno 2021, poiché le prospettive di inflazione non riescono a convergere sufficientemente verso la configurazione pre-pandemica.

Le politiche della BCE sostengono gli asset di rischio europei, il contesto rimane caratterizzato da un’incertezza più elevata del solito sulle prospettive macroeconomiche e persistono degli interrogativi su una risposta adeguata da parte dei leader nazionali e paneuropei.

Inflazione

Nel recente verbale della riunione di luglio il fulcro del dibattito si è spostato dalla stabilizzazione del mercato alla stabilità dei prezzi a medio termine, in linea con le condizioni più tranquille dei mercati finanziari. Le previsioni sull’inflazione HICP della BCE di giugno sono inferiori all’1% nel 2020, 2021 e 2022. In altre parole, la BCE ritiene che la traiettoria dell’inflazione sottostante sia storicamente debole. Le nuove proiezioni macroeconomiche trimestrali saranno pubblicate giovedì, ed è improbabile che dipingano un quadro radicalmente diverso rispetto ai numeri di giugno. Ciò implica che il PEPP rimarrà in vigore per un considerevole periodo di tempo e suggerisce un’altra estensione nel corso di quest’anno, finché le prospettive di inflazione non convergeranno maggiormente verso la traiettoria pre-pandemica.