Direttiva CSDDD. Due Diligence sociale e ambientale: che cosa cambia in Europa

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CSDDD Corporate Sustainability Due Diligence Directive — 

La Relazione del parlamento europeo: “Corporate sustainability due diligence. How to integrate human rights and  environmental concerns in value chains” fa il punto della situazione. Qui esponiamo gli aspetti principali.

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La due diligence

Le aziende possono svolgere un ruolo chiave nella costruzione di un’economia e di una società sostenibili. Allo stesso tempo, le loro catene del valore globali possono comportare rischi per i diritti umani e l’ambiente. Un numero sempre crescente di imprese dell’UE ha preso iniziative per implementare processi di due diligence, spesso utilizzando norme internazionali volontarie sulla condotta aziendale responsabile, ma alcuni Stati membri l’hanno già iniziato a sviluppare i propri interventi giuridici sulla due diligence aziendale.
Per evitare la frammentazione e dare certezza giuridica alle imprese e ai cittadini, il Parlamento europeo ha invitato la Commissione a introdurre una legislazione obbligatoria.
Dal Parlamento, otto commissioni hanno inviato pareri alla commissione giuridica competente, che ha approvato la sua relazione nell’aprile 2023. Una volta che i membri avranno votato la relazione in plenaria, i diversi legislatori possono avviare negoziati interistituzionali sul testo definitivo.

Attualmente la materia è coperta dalla Direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale che ha istituito un quadro di riferimento sulla base del principio “chi inquina paga” per le operazioni proprie delle imprese, ma non per le Catene di imprese. La Proposta di Direttiva sulla responsabilità civile introdotta dalla CSDDD sarà quindi mirata a integrare questa Direttiva. Inoltre, tale disciplina si incrocia con quella introdotta dalla Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, nota come Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) entrata in vigore il 5 gennaio 2023.

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Questa ha esteso da 11700 a circa 50000 il numero di aziende tenute alla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD), in materia ambientale, sociale e rischi, impatti, misure (inclusa la due diligence) e politiche relativi ai diritti umani, e ha aggiunto l’obbligo di rendicontazione sulla sostenibilità al processo di due diligence aziendale.

Tratta di esseri umani e protezione delle vittime. Deforestazione ecc.

Inoltre, la direttiva CSDDD proposta integrerà anche la direttiva 2011/36/UE sulla prevenzione e lotta alla tratta di esseri umani e protezione delle vittime, il regolamento sui minerali provenienti da zone di conflitto, la proposta di regolamento sull’eliminazione della deforestazione e sulle catene di approvvigionamento, la proposta di un nuovo regolamento sulle batterie, l’iniziativa per il futuro dei prodotti sostenibili (SPI) e la comunicazione sul potere dei partenariati commerciali.