Infrastrutture private, opportunità di diversificazione e protezione del portafoglio

Christophe Gantenbein, Global Head Private Markets Institutional Solutions di Union Bancaire Privée (UBP) -
- Advertising -

Nell’ultimo decennio i mercati privati hanno permesso agli investitori istituzionali di diversificare i loro portafogli. Inoltre, offrono una certa protezione contro la volatilità dei mercati globali e i picchi d’inflazione e sono una fonte di finanziamento quando i canali bancari tradizionali non sono disponibili.

Sin dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008, i mercati privati hanno dimostrato soprattutto capacità di resistenza, godendo di forti venti di coda, come tassi di interesse bassi, elevata disponibilità di credito e l’aumento costante e sostenibile delle valutazioni. Anche se ora stanno affrontando tempi più difficili, soprattutto per quanto riguarda la raccolta e il repricing, negli ultimi due decenni i mercati privati hanno costantemente sovraperformato i mercati pubblici[1].

- Advertising -

Di conseguenza, il fascino dei mercati privati ha attirato l’attenzione degli investitori istituzionali (fondi pensione, compagnie di assicurazione e family office) e dei clienti privati. Questo non deve sorprendere perché, dopo tutto, gli investitori non cercano tutti gli stessi vantaggi: profili di rischio/rendimento interessanti, diversificazione, bassa correlazione con i mercati pubblici e accesso a strategie e mercati precedentemente inaccessibili?

Sebbene le strategie dei mercati privati siano ancora dominate dai fondi istituzionali, fortunatamente stanno diventando molto più accessibili per tutti. Le modalità di accesso ai mercati privati attraverso i veicoli di investimento collettivo sono molteplici, ma in questo caso ne consideriamo due in particolare. Un’opzione è quella di investire attraverso un fondo di fondi. I requisiti di ingresso più bassi, le partnership con gestori affermati (general partner) e l’elevata diversificazione con un rischio relativamente ridotto rendono queste strategie interessanti.

- Advertising -

L’altra opzione che si sta affermando sempre di più tra gli investitori è quella dei coinvestimenti, attraverso i quali, gli investitori usufruiscono collettivamente dell’esperienza del general partner come gestore, delle sue capacità di sourcing e del suo network per la ricerca di deal, per risparmiare sulle commissioni, per avere condizioni migliori e un potenziale di rendimento più elevato, sebbene la maggiore esposizione a una singola transazione aumenti il rischio.

Sebbene ci siano chiari vantaggi in tutte le strategie di private market, ultimamente le infrastrutture private si sono mostrate particolarmente interessanti. Secondo i dati di Prequin, i flussi europei nelle infrastrutture private hanno raggiunto i 32,3 miliardi di dollari nel primo trimestre 2023, e una parte consistente è stata destinata alle infrastrutture per la transizione energetica. Alla fine di settembre 2022, gli AUM degli investimenti in infrastrutture non quotate si sono attestati a 454,5 miliardi di dollari, di cui 321,3 si sono focalizzati sul comparto energetico[2].

I recenti eventi geopolitici in Europa hanno ulteriormente accelerato la spinta a raggiungere l’indipendenza energetica attraverso lo sviluppo di energie rinnovabili. L’asset class delle infrastrutture ha inoltre dimostrato la sua capacità di resistenza durante diverse fasi di recessione economica, tra cui la pandemia e la conseguente forte inflazione. Finora le performance finanziarie e le valutazioni sono rimaste solide. La trasformazione di alcuni settori richiederà investimenti in nuovi asset infrastrutturali o adeguamenti di quelli esistenti: capacità di energia rinnovabile, stoccaggio, reti, trattamento delle acque e dei rifiuti, impianti di riciclaggio, decarbonizzazione delle catene logistiche e dei trasporti, espansione della trasmissione, dell’archiviazione e dell’utilizzo dei dati.

Questi sviluppi promuovono la prossima generazione di infrastrutture senza intaccare le caratteristiche chiave dell’asset class: protezione dai ribassi, flussi di cassa visibili o ricorrenti, elevate barriere all’ingresso, bassa volatilità, mitigazione dell’inflazione e solidi quadri normativi. Non c’è da stupirsi, quindi, che gli investitori istituzionali siano sempre più alla ricerca di infrastrutture private, considerata la solidità del segmento e l’opportunità epocale di investire in mercati in cui i finanziamenti pubblici e aziendali saranno insufficienti.