ANCIP Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali chiude un ottimo 2023

-
- Advertising -

ANCIP Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali annovera a livello nazionale circa 50 imprese portuali ex artt. 16,17 e 18. Rappresenta tra l’altro la quasi totalità delle aziende che nei porti italiani gestiscono il lavoro temporaneo così come regolamentato dall’art. 17 comma 2 e comma 5. ANCIP, associata alla Federazione del Mare e parte del Cluster Marittimo Italiano, ha contribuito assieme agli altri operatori allo sviluppo di un proficuo dibattito sulle tematiche portuali.

“Crediamo fermamente in un Sistema portuale nazionale organico con una forte e autorevole regia centrale” dichiara Luca Grilli, presidente ANCIP.

- Advertising -

ANCIP nel 2023

Il 2023 verrà ricordato per come l’anno in cui l’associazione si è ripresa il ruolo di soggetto centrale e determinante per la Portualità Italiana.
“Crediamo fermamente in un Sistema portuale nazionale organico con una forte e autorevole regia centrale e visione comune di ampio respiro, che sappia tutelare la naturale diversificazione commerciale dei porti, senza avere alcuna base normativa autonoma e differenziata di cui è imprescindibile salvaguardare la natura esclusivamente pubblica e inalienabile, compresa quella delle Autorità di Sistema unitamente al demanio marittimo. Crediamo inoltre che tutti i porti commerciali italiani debbano ricadere dentro il perimetro di pertinenza e autoritativo delle Autorità di sistema portuale, andando così a evitare disarmonizzazioni e differenziazioni operative” ribadisce Luca Grilli.
Il 2023 si è chiuso confermando che il mercato del lavoro Portuale regolato è uno strumento di flessibilità che ha permesso di superare gli stress test più duri degli ultimi anni, per una politica di programmazione a respiro internazionale. I porti italiani rappresentano il più importante mercato di accesso e di transito di persone e merci nel nostro Paese e, pertanto, necessitano di una specifica e speciale regolazione, nell’interesse generale e particolare di ogni attore vi opera.

La Federazione del Mare

Costituita nel 1994, la Federazione del Sistema Marittimo Italiano riunisce gran parte delle organizzazioni del settore: costituisce il maritime cluster italiano, al fine di dare rappresentanza unitaria al mondo marittimo del Paese, per consentirne l’apprezzamento come fattore di sviluppo ed affermarne la comunanza di valori, di cultura e di interessi, che scaturisce anche dal costante confronto con l’esperienza internazionale.

Le attività marittime annualmente producono beni e servizi per un valore di 34 miliardi di euro (2% del PIL) ed acquistano presso le altre branche dell’economia forniture per 20 miliardi di euro, fornendo occupazione a 530 mila persone.

“L’elezione, nel riformato Consiglio di amministrazione, del nostro Direttore generale è la cartina al tornasole di quanto ANCIP creda negli interessi generali e di quanto sia centrale, non solo nell’ambito prettamente portuale, ma in quello più generale della Blue Economy” aggiunge Luca Grilli, presidente ANCIP.

La Riforma portuale

Per il 2024 ANCIP ha ben chiari gli obiettivi, compresi quelli della Riforma portuale e del CCNL dei lavoratori dei porti. “Per questo dobbiamo organizzarci per tempo prevedendo le strategie da adottare per raggiungerli: tra tutti quello del riconoscimento del lavoro portuale tra quelli usuranti e il potenziamento della formazione, temi che renderebbero più agevole un vero turnover generazionale all’interno delle nostre aziende, nell’interesse delle stesse e di tutto il Sistema portuale nazionale” conclude Luca Grilli.