Abruzzo al centro della politica

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Perché le regionali abruzzesi sono così importanti

di  Paolo Mazzanti tratto da www.inpiu.it 08/03/2024

Abruzzo al centro della politica
L’Abruzzo è al centro della politica per diverse ragioni: è stata la prima Regione ad eleggere 5 anni fa un presidente di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, fedelissimo della Meloni. Nessun presidente uscente è stato mai riconfermato in Regione, quindi la vittoria di Marsilio sarebbe un piccolo record. Infine, la stessa Meloni è stata eletta alla Camera in Abruzzo, quindi la vittoria o la sconfitta riguardano direttamente anche lei. Sull’altro fronte, in Abruzzo si presenta il “campo larghissimo”, da Renzi a Fratoianni passando per Calenda, Bonino, Schlein e Conte: una vittoria del loro candidato comune Luciano D’Amico accentuerebbe la spinta verso l’unità delle opposizioni anche in Piemonte, Basilicata e Umbria dove si voterà nei prossimi mesi, superando i conflitti locali. Infine, la vittoria progressista in Abruzzo, dopo il successo di Todde in Sardegna, non sarebbe più un evento eccezionale, ma acquisirebbe il significato di una tendenza nazionale: indebolimento della destra e riscossa del centrosinistra.

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Per questo Meloni ci ha “rimesso la faccia” con l’elmetto in testa, partecipando martedì al comizio dei leader di destra a Pescara. Per questo, sia pure in ordine sparso e senza comizio finale comune (che pare non porti bene), i leader del centrosinistra sono andati a sostenere D’Amico. Per questo il Pd ha rimandato in campo la coppia che ha avuto successo in Sardegna: la “novità” Schlein e l’“usato sicuro” Bersani, che pare stia simpatico anche a parecchi elettori di destra. Per questo domenica notte attenderemo con particolare curiosità i risultati dello spoglio, sperando sia meno lento che in Sardegna.