Ltc, una polizza per una vecchiaia serena

di Unipol -
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Le “long term care” sono assicurazioni che pagano una rendita vitalizia in caso di perdita dell’autosufficienza da parte dell’assicurato

Uno su cinque nel 2014, uno su quattro nel 2030, uno su tre nel 2050: secondo le proiezioni dell’Istat la percentuale degli ultrasessantacinquenni in Italia è destinata a crescere a un ritmo sempre più accelerato.

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L’allungamento dell’aspettativa di vita   è ovviamente una buona notizia, tuttavia in una società come la nostra non è compensata da una crescita della popolazione, e quindi rischia di creare squilibri. Una popolazione anziana, inoltre, è più esposta alle malattie e al rischio di non essere in grado di sbrigare da sola le normali incombenze della vita quotidiana: rischia quella che viene definita “non autosufficienza”.

Oltre a una pianificazione previdenziale, che ci consenta di poter contare su una rendita integrativa della pensione, dunque, è importante provvedere per tempo all’eventualità che la vecchiaia, o una malattia, ci rendano dipendenti da altri, familiari o altre persone di cura. A questo provvedono le assicurazioni “long term care”, o Ltc: si tratta infatti di polizze che garantiscono agli assicurati, in caso di perdita dell’autosufficienza, un sostegno economico, una rendita con la quale provvedere finanziariamente alle necessità legate alla perdita totale, permanente e irreversibile della capacità di svolgere autonomamente le attività elementari della vita quotidiana.

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La perdita dell’autosufficienza viene riconosciuta quando un soggetto non è più in grado di svolgere, in modo verosimilmente permanente, un numero minimo (in genere tre su sei) di queste attività quotidiane di vita: lavarsi, vestirsi e spogliarsi, utilizzare i servizi, trasferirsi dal letto alla poltrona e viceversa, controllarsi nella continenza, alimentarsi autonomamente.

Dal momento in cui si verifica la condizione di non autosufficienza, e per tutta la vita, l’assicurato riceverà dunque una rendita mensile. L’entità della rendita viene definita in fase di sottoscrizione del contratto, ma normalmente è compresa tra i 500 e i 2.500 euro al mese. Il premio da pagare sarà dunque determinato in funzione della rendita desiderata, oltre che dell’età dell’assicurato.

La sottoscrizione è, di regola, possibile fino all’età di 70 anni.

 

    ATTENZIONE  
    Prima di sottoscrivere il contratto, l’assicurando deve compilare un questionario sul suo stato di salute. È indispensabile farlo in modo scrupoloso, perché se si riscontrasse che sono state sottaciute eventuali malattie pregresse o in corso, la compagnia, a norma del Codice civile, potrebbe rifiutarsi di pagare, in tutto o in parte, la prestazione.
 
 
 
         

La polizza è operante solo se l’assicurato è in regola con il pagamento dei premi: se smettesse di pagare i premi, anche dopo molti anni dalla firma della polizza, perderebbe ogni diritto a ricevere la rendita. Sulla polizza, inoltre, non sono ammessi riscatti, e quindi ciò che si è pagato non può essere restituito neanche parzialmente. In caso di decesso dell’assicurato durante il periodo di validità del contratto, esso si risolve di diritto, e nulla è dovuto dalla compagnia a suoi eventuali eredi.

 

 

 

    ATTENZIONE  
    Nel contratto, in cambio di una maggiorazione del premio, può essere prevista una specifica clausola “di restituzione”, che obbliga la compagnia di assicurazione a restituire all’assicurato il capitale maturato se, al raggiungimento di una età prefissata, la condizione di non autosufficienza non si è manifestata.
 
 
 
         

In funzione della loro rilevanza sociale, le polizze Ltc godono di un’agevolazione fiscale, che consiste nella detraibilità del 19% dei premi versati annualmente, fino al limite di 1.291 euro all’anno.