Rome Rotary Institute 2023. In settembre incontro e confronto fra i protagonisti europei della società civile

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Dal 15 al 17 settembre 2023, all’interno del Centro Congressi La Nuvola, creato da Massimo Fuxas, Roma ospiterà il “Rome Rotary Institute 2023”, che vedrà coinvolti rotariani ed ospiti da Italia, Malta, San Marino, Francia, Belgio, Lussemburgo, Andorra, Monaco, Spagna, Portogallo, Madeira, Isole Azzorre, Olanda, Germania, Lichtenstein e Svizzera.

Il Rotary Institute di Roma 2023 sarà un momento di incontro e confronto fra la società civile, i suoi protagonisti ed i leaders dell’organizzazione per comprendere le esigenze delle nostre comunità e ridefinire aree di intervento ed obiettivi di service, attraverso testimonianze, dibattiti e networking.

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Dal 13 al 15 settembre, presso l’hotel Hilton Roma Eur La Lama, si terrà il GETS ed il GNTS, Seminari di formazione per i futuri leaders (Governatori Eletti 2024-25; Governatori Nominati 2025-26; Rappresentanti Distrettuali Rotaract Eletti). Il mattino del 15 settembre, all’interno del Centro Congressi La Nuvola, si svolgeranno il Seminario della Fondazione Rotary ed il Peace Forum in the Mediterranean promosso dai Comitati Interpaese ed a seguire nel pomeriggio si apriranno i lavori dell’Institute. Il sabato sera gli ospiti potranno vivere la Grande Bellezza di Roma partecipando alla cena di gala all’interno dell’esclusivo Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Rome Rotary Institute 2023

Si tratta di una occasione unica di conoscere il ROTARY ed il suo futuro che sta molto cambiando. Parteciperanno all’evento rotariani provenienti da tutta Europa. Saranno presenti il Presidente Internazionale, il Presidente della ROTARY Foundation, il Segretario Generale e molti altri esponenti dell’Associazione e ospiti qualificati che discuteranno dei quattro temi scelti: IMPACT –  REACH – ENGAGE – ADAPT. In sintesi: il futuro del ROTARY.

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Change means evolution

Per un’organizzazione come il Rotary, che si sta fortemente interrogando su come ridisegnare il proprio futuro a livello organizzativo è sempre più forte l’esigenza di avere consapevolezza del cambiamento culturale che si rende necessario per comprendere i fabbisogni delle nostre comunità locali ed internazionali ed anticiparne le risposte per la risoluzione. Oggi non viviamo un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento d’epoca, questo significa che siamo in una fase di transizione che riguarda tutto: relazioni, famiglia, scuola, lavoro, politica, arte. E’ in questi momenti che si rende necessario ripensare modelli organizzativi e culturali per affrontare le sfide del futuro perché non è il più forte che sopravvive al cambiamento ma chi meglio ha la capacità di adattarsi.

“Il Rotary offre a persone “d’azione” la possibilità di connettersi e trovare un senso d’appartenenza” dichiara Gordon McInally Presidente Internazionale del Rotary 2023-24 “E tale fellowship ci dona la speranza di poter creare dei cambiamenti che siano duraturi nel tempo. In molte parti del mondo, l’atto di chiedere aiuto, in particolare nell’ambito della salute mentale, viene considerato un atto di debolezza. Ma non vi è nulla di più lontano dalla verità. Vi è coraggio nell’essere vulnerabili e nell’ammettere di non avere tutte le risposte. La richiesta d’aiuto è un atto di coraggio e proseguire un percorso di miglioramento lo è ancora di più. Spero che possiate portare con voi le conoscenze acquisite all’Institute e trasferirle ai vostri Club per aiutarli, nel corso del prossimo anno, a lavorare con successo. Ricordatevi che il vostro lavoro ha la capacità di Creare Speranza nel Mondo”.

Alberto Cecchini Board Director del Rotary Internazionale 2022-24 aggiunge: “Il Rotary Institute è tradizionalmente un momento di informazione e formazione della leadership rotariana. L’appuntamento di Roma 2023 vuole rappresentare una tappa di un percorso più ampio che coinvolga l’intera comunità rotariana per utilizzarne l’intelligenza collettiva al fine di contribuire ad un necessario processo di cambiamento per mantenere la rilevanza dell’organizzazione ed aumentarne l’impatto attraverso le sue azioni. Dobbiamo aprirci ad una nuova stagione di creatività culturale che sappia raggiungere un pubblico più ampio e completamente rappresentativo delle comunità in cui viviamo ed operiamo”.

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