Titoli di Stato ed esenzione dall’Isee, i chiarimenti dell’Inps

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L’Inps ha pubblicato un importante chiarimento interpretativo con riferimento alla applicazione concreta della misura prevista nella Legge di Bilancio 2024 con cui si prevede l’esclusione dal calcolo dell’ISEE, fino a un valore complessivo di 50.000 euro, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Andando alla individuazione concreta il riferimento è ai Buoni ordinari del Tesoro (BOT), ai CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon) , ai Buoni del tesoro poliennali (BTP), ai Certificati di credito del Tesoro (CCT). Per prodotti finanziari di raccolta di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato si intende invece il risparmio postale, sotto forma di buoni postali fruttiferi e di libretti di risparmio postale. Va sottolineato come la Legge di Bilancio prevede che si aggiorni il D.P.C.M 5 dicembre 2013, n. 159 , regolamento di revisione dell’Indicatore ai fini della richiesta di prestazioni sociali agevolate per rendere più corretta la misurazione della condizione economica delle famiglie, e quindi migliorare l’equità nell’accesso alle prestazioni.

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L’Inps previsa ora con Messaggio del 12 gennaio che come chiarito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in risposta alla richiesta di parere espressamente formulata dall’ Ente previdenziale obbligatorio l’entrata in vigore della disposizione che consente di escludere dall’ISEE i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato (i prodotti di raccolta del risparmio postale), non è immediata essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento recante la disciplina dell’ISEE (il sopra citato DPCM n. 159 del 2013). In attesa che venga modificato tale provvedimento, sottolinea l’Inps, resta pertanto immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare, con la conseguenza che nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) presentate a partire da gennaio 2024 permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari declinati dalla normativa di riferimento e posseduti al 31 dicembre 2022 dai soggetti appartenenti al nucleo familiare.