Rompere gli schemi: reinventare la cooperazione in un mondo troppo polarizzato

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Il Rapporto sullo sviluppo umano 2023/24 pubblicato lo scorso marzo già sottolineava la pericolosa situazione di stallo derivante da progressi disomogenei nello sviluppo dei Paesi, dall’intensificarsi della disuguaglianza e dall’escalation della polarizzazione politica, che occorrerebbe affrontare con urgenza. Il rapporto sottolinea come si stia riconfigurando l’interdipendenza globale e propone un percorso in cui il multilateralismo svolge un ruolo fondamentale.

Perché perseguire le ambizioni dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell’Accordo di Parigi sembra uno sforzo incerto ormai impantanato?

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Consapevolezza: la comprensione e la consapevolezza del pubblico riguardo a questi obiettivi sono spesso limitate. Senza un ampio sostegno e impegno pubblico, è difficile realizzare i necessari cambiamenti sociali.
Cambiamento comportamentale: il raggiungimento di questi obiettivi richiede cambiamenti significativi nel comportamento individuale e collettivo, che può essere lento e resistente al cambiamento a causa di fattori culturali, sociali ed economici.


Priorità a breve e a lungo termine

Bisogni immediati: i politici e i governi spesso danno priorità alla crescita economica a breve termine e ai bisogni sociali immediati rispetto agli obiettivi di sostenibilità a lungo termine, portando a investimenti insufficienti in iniziative che contribuirebbero all’Agenda 2030 e all’Accordo di Parigi.
Gestione delle crisi: le crisi globali in corso, come recessioni economiche, pandemie e conflitti geopolitici, distolgono l’attenzione e le risorse da questi obiettivi a lungo termine. Queste sfide creano una percezione di progressi lenti e di difficoltà nel sostenere lo slancio, rendendo il perseguimento dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi un’impresa faticosa e spesso frustrante. Nonostante questi ostacoli, gli sforzi in corso e i progressi incrementali in varie aree indicano che, sebbene il viaggio sia arduo, non è privo di speranza o risultati.

Perché siamo così bloccati?

Altri spunti di ragionamento scaturivano dai dati presenti nel Rapporto sullo Sviluppo Umano 2023/2024.
Perché in molti casi il ripristino della pace e persino le tregue o i cessate il fuoco sembrano così sfuggenti?
Perché siamo immobilizzati sulla governance digitale mentre l’intelligenza artificiale corre avanti nella corsa al dominio dei dati?
In breve, perché siamo così bloccati? E come sbloccarsi senza ricorrere malamente alla violenza o all’isolazionismo?